MARTEAU, Henri
Michelangelo Abbadò
Violinista, nato a Reims nel 1874. Studiò con H. Léonard e con il Garcin nel conservatorio di Parigi, dove ottenne nel '92 il primo premio. Dedicatosi al concerto, [...] nominato professore nel conservatorio di Ginevra, donde nel '908 passò alla Hochschule di Berlino, quale successore di J. Joachim. In seguito alla guerra mondiale dovette abbandonare questo posto, e si stabilì successivamente a Praga e in Scandinavia ...
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SCHERING, Arnold
Roberto Caggiano
Musicologo, nato il 2 aprile 1877 a Breslavia. Studiò il violino con J. Joachim e la composizione con Succo; nel 1902 si laureò a Lipsia in filosofia. Dal 1907 insegnò [...] storia della musica al conservatorio di Lipsia; nel 1920 passò all'università di Halle e dal 1928, succedendo a H. Abert, insegna in quella di Berlino.
È autore di pregevolissimi studî fra i quali si notano: ...
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VECSEY, Ferenc de
Violinista, nato a Budapest il 23 marzo 1893, morto a Roma il 6 aprile 1935. Studiò dapprima sotto la guida di suo padre, poi sotto quella di J. Hubay e di J. Joachim. Decenne otteneva [...] già grandi successi come concertista, e da allora in poi il suo nome si diffuse dappertutto.
Disponeva d'una tecnica sicurissima, che gli consentiva di superare con grande eleganza i passi virtuosistici ...
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HUBERMAN (o Hubermann), Bronislaw
Violinista nato a Częgstochowa (Varsavia) il 19 dicembre 1882. Studiò dapprima con M. Michailowicz e poi, a Parigi, con I. Lotto, e a Berlino con J. Joachim. Nella sua [...] fortunata carriera di concertista H. si è illustrato in ogni paese come virtuoso oggi insuperato e come interprete assai severo e profondo, specialmente nell'esecuzione delle musiche di Bach, di Beethoven ...
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CURCI, Alberto
Alessandra Cruciani
Nato a Napoli il 5 dic. 1886 da Pasquale e da Clotilde Milo, in un ambiente culturale che ne favorì il naturale talento artistico, fu avviato prestissimo allo studio [...] fu inviato a Berlino per perfezionarsi con J. Joachim, figura tra le più prestigiose della scuola Catal. generale delle edizioni Curci, Milano 1976, pp. 7, 44, 46, 62, 77; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, I, Suppl., p. 221; C. Schmidl, Diz. ...
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BUSTINI, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Roma il 24 dic. 1876 da Saturno e da Caterina Gessari. Studiò al liceo musicale di S. Cecilia dove fu allievo di G. Sgambati per il pianoforte, di S. Falchi [...] sia come solista sia come pianista del Quartetto romano; suonò pure in duo con celebri solisti quali P. Sarasate, H. Becker, J. Joachim, E. Ysaye, D. Popper, P. Casals, in concerti tenuti nella sala dell'Accademia di S. Cecilia e, dal 1909, in quella ...
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BUFALETTI, Federico
Carlo Petrucci
Nacque a Napoli il 1º nov. 1862. Fu allievo prima del padre Luigi capo musica militare, e poi di un certo Rossetti a Verona; in seguito studiò a Padova e a Milano, [...] Torino fondò e diresse una Società di musica da camera, che ospitò i più illustri concertisti dell'epoca, quali P. Casals, J. Joachim, E. Ysaye e A. Serato, di cui il B. fu collaboratore in esecuzioni memorabili. Nel 1915 la morte della minore delle ...
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Violinista e compositore (Kittsee, Burgenland, 1831 - Berlino 1907). Allievo di J. Böhm, fu virtuoso e interprete acclamato in tutta Europa. Fu primo violino a Weimar, poi diresse la Hochschule für Musik [...] , facendone uno degli istituti musicali più importanti della Germania. Nel 1869 fondò il celebre Quartetto Joachim. Legato da profonda amicizia a J. Brahms, ne risentì molto l'influenza nella sua attività artistica. Compose specialmente per violino ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] soprannaturali nella vita quotidiana (De komst van Joachim Stiller «L’arrivo di J. S.», 1960), mentre P. van Aken scuola vallone ispirata ai francesi C. Debussy e G. Fauré ebbe tra i suoi esponenti: J. e L. Jongen, V. Vreuls, E. Ysaÿe, L. du Bois, S. ...
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Teologo francese (Cambrai 1896 - Parigi 1991). Iniziatore e animatore della scuola teologica di Lione, legò la scienza teologica al contesto sociale e culturale della tradizione, giustificando lo sviluppo [...] cosiddetta Nouvelle théologie; per iniziativa sua e di J. Daniélou si sono sviluppate le due collane di studi Solanges et Henri de Lubac, 1919-1955 (1972); Teilhard postume (1977); La postérité spirituelle de Joachim de Flore (2 voll., 1979-81). ...
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