islam
(ar. «sottomissione») La religione della resa incondizionata al solo e unico Dio, onnipotente e onnisciente, detto in ar. Allah. Rivelata, fra il 610 e il 632, al profeta Maometto, ultimo di una [...] Arabica e ampiamente diffusosi in molti territori dell’Asia, dell’Africa e in parte dell’Europa (➔ ), è oggi la seconda maggiore religione dopo il cristianesimo (➔ ), e comprende il 23% della popolazione mondiale.
Si veda anche L'islamismo oggi ...
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Missionario e controversista (Firenze 1243 circa - ivi 1320) domenicano (1267), entrò nel convento di S. Maria Novella a Firenze e poi in quello di S. Caterina a Pisa. Quindi fu inviato da Onorio IV (1286-87) [...] d'Oriente, ancora sconosciuti in Europa. Poco prima di morire scrisse una Improbatio Alcorani, opera di controversia contro l'islamismo, che ebbe grande diffusione anche nell'Impero bizantino, grazie alla traduzione in greco di Demetrio Cidone. ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] al fondatore provengono da fonti avverse e sono in parte errati); J. H. Mordtmann, Ibn Rashīd e Ibn Sa‛ūd, in Enc. de l'Islām, ed. fr., II (1918), pp. 432-434 e 440-443; R. W. van Diffelen, De leer der Wahhabieten, Leida 1927 (diss.); C. Ritter ...
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Sette religiose
Jean-François Mayer
di Jean-François Mayer
Sette religiose
Introduzione
La ricerca è talvolta chiamata a confrontarsi su argomenti che suscitano discussioni violente e appassionate: [...] comunitario. È a questo titolo che interesserà le scienze sociali.
Gli autori medievali usano il termine eresia anche per l'islamismo. In seguito, nel corso del XIX e XX secolo, la parola setta trova per parecchi decenni, nell'uso cattolico, un ...
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MALVASIA (Boselli Malvasia), Bonaventura
Dario Busolini
Bonaventura Bonaventura Boselli nacque nel 1598 a Sestola, nel Modenese, da una famiglia legata da consolidati rapporti di servizio con i conti [...] al diritto naturale in contrapposizione alla fede cristiana, perfetta e universale. L'opera era una risposta a un'apologia dell'islamismo scritta dal persiano Aḥmad ibn Zain al-'Ābidīn al-'Alavī al-'Amilī e inviata a Roma dai missionari carmelitani ...
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In senso religioso, resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione [...] storici: le r. del fondatore o dei grandi discepoli sono oggetto di venerazione.
Non intenso è il culto delle r. nell’islamismo, dove tuttavia l’āsār (la barba di Maometto), che nessuno doveva vedere, era oggetto di culto: ogni sultano lo venerava, a ...
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Atto e parole con cui si formula un augurio di bene e prosperità e si invoca la protezione celeste su una o più persone. Nelle manifestazioni più umili del sentimento religioso, è uno dei modi in cui si [...] . Affine a questa è in certo modo la basmala (o anche bismillāh), invocazione del «nome di Allah clemente e misericordioso» nell’islamismo.
Nella Chiesa cattolica la b. è un rito liturgico, consistente in un segno di croce, da solo o con una formula ...
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L’uso di mangiare carne cruda, specie in occasione di sacrifici religiosi.
Il mangiare la carne cruda della vittima sacrificale costituisce un caso specifico del sacrificio concepito come comunione; il [...] sacrificato), sia in età moderna nel folclore religioso persistente ai margini del cristianesimo e dell’islamismo dominanti. Riscontri nordafricani moderni di pratiche omofagiche associate a una condizione di esaltazione religiosa possono essere ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] nulla conoscibili con la sola ragione. La teologia cattolica considera il fatto che altre religioni (vedismo, persismo, islamismo, culti misteriosofici ecc.) abbiano affermato o affermino di possedere un patrimonio, più o meno vasto, di verità dovute ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] effetto, da Dio che nella sua onnipotenza è però libero di agire quando e come alla sua sapienza paia opportuno. Il problema, trasformato in quello della predestinazione, è stato lungamente discusso dai teologi del cristianesimo e dell’islamismo. ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...