Cioè, in arabo e poi in tutte le lingue colte dei popoli musulmani, "sede dell'islamismo"; espressione tecnica del diritto islamico, che designa il complesso dei paesi abitati da musulmani, concepiti, [...] alla realtà dei primi quattro secoli dopo Maometto, come un tutto governato da un unico monarca universale, il califfo (v.). Secondo il diritto pubblico e privato dell'islamismo, l'infedele non può avere autorità sul musulmano (v. dar al-Harb). ...
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Riformatore religioso indiano (1469 - 1538), fondatore della comunità dei Sikh. La sua dottrina, che si proponeva di fondere induismo e islamismo in una superiore fede monoteistica, è espressa negli inni [...] formanti il più antico nucleo del Granth, il libro sacro dei Sikh ...
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Nome dal sassofonista e compositore afroamericano William Emanuel Huddleston (Chattanooga, Tennessee, 1920 - Shutesbury, Massachusetts, 2013), assunto dopo la conversione all'islamismo. Distintosi nel [...] stato tra i più originali propugnatori di un incontro del jazz con altre culture musicali, grazie anche agli anni trascorsi in Nigeria e alla familiarità con la cultura islamica. La sua Little Symphony è stata premiata, nel 1987, con il Grammy Award. ...
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Nome arabo (khalīfah) del sommo monarca dell'islamismo, in quanto l'insieme di tutti i paesi abitati da musulmani sia concepito come unità politica sottomessa a unico sovrano musulmano. L'ancor diffusissima [...] successorio di membri della dinastia. In ciò abbiamo la diretta continuazione delle norme che valevano in Arabia ancor prima dell'islamismo per la scelta del capo della tribù; come pure all'uso arabo preislamico si collega la solenne cerimonia della ...
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MALIK (al plur. mulūk)
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo arabo antichissimo che significa re, ma che negli ambienti teologici e giuridici dell'islamismo si applicò soltanto ai sovrani non musulmani oppure [...] ai musulmani il cui govemo non appariva conforme all'ideale islamico dello stato. Tuttavia si chiamarono ufficialmente re o emiri i sovrani della dinastia sciita dei Buwaihidi nella Mesopotamia e in Persia (320-447 èg., 932-1055 d. C.) e quelli delle ...
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Generale arabo (m. 642), principale autore della conquista della Siria nei primi anni dell'Islam. Dapprima ostile a Maometto, aderì poi all'islamismo, e dopo la morte del Profeta ebbe parte principale [...] nel domare la ribellione scoppiata fra le tribù beduine contro l'egemonia islamica. Nel 633 aprì la via all'occupazione della Persia espugnando la città di al-Ḥīra, poi con una celebre marcia nel deserto comparve improvvisamente in Siria, e il suo ...
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. Titolo di alcune antologie di poesia araba preislamica e dei primi due secoli dell'islamismo, delle quali la più antica e più famosa fu composta dal poeta Abū Tammām (su cui vedi arabi: Letteratura; [...] III, p. 854), morto fra l'842 e l'845 d. C.
Essa fu edita con commenti arabi e tradotta in latino da G.W. Freytag (Hamasae carmina, Bonn 1828-1847, voll. 2); fu resa in versi tedeschi da Federico Rückert ...
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Teologo musulmano (Ḥarrān 1263 - Damasco 1328), di scuola hanbalita. Fecondo e violento polemista, compose una gran quantità di scritti intesi a epurare l'islamismo di quelle che egli riteneva innovazioni [...] biasimevoli e concessioni a superstiziose pratiche popolari. Combatté la mistica non meno che le dottrine filosofiche, e l'uso di queste nella teologia dogmatica; polemizzò acremente contro gli ebrei e ...
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KABĪR
Ambrogio Ballini
. Riformatore religioso indiano, nato nel 1440, morto nel 1518, la cui dottrina mirò soprattutto a mettere in accordo induismo e islamismo, con l'affermazione dell'identità essenziale [...] di Rāma e di Allāh (v. induismo). I suoi seguaci, Kabīrpanthī, "coloro che seguono il sentiero di K.", sono sparsi pure nell'Asia occidentale e centrale. In India hanno il loro centro spirituale nei chiostri ...
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Modernista musulmano d'India (n. Delhi 1817 - m. 1898). Dopo una formazione religiosa tradizionale, si volse a presentare la teologia e lo spirito dell'islamismo sotto una veste nuova, conforme alla scienza [...] europea, impregnata di razionalismo. Egli e i suoi seguaci si dettero l'epiteto di Nèceri (dall'inglese nature) per affermare l'armonia delle loro dottrine con la natura, e anche di neo-mutaziliti, secondo ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...