(lat. Asinus aureus) Titolo, che secondo s. Agostino risalirebbe all'autore stesso, con cui si suol designare il romanzo Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI) dello scrittore latino Apuleio (125 d. C. [...] avventure bizzarre; infine riacquista la forma umana durante una processione in onore di Iside, mangiando le rose consacrate alla dea, e si fa iniziare ai misteri d'Iside e di Osiride.
La trama principale, come nel Satyricon di Petronio, è interrotta ...
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Vedi KENCHREAI dell'anno: 1973 - 1995
KENCHREAI (Κεγχρεαί, Κεγχρειαί, Cenchreae)
R. L. Scranton
Porto dell'antica Corinto sul Golfo Saronico sul lato orientale dell'Istmo di Corinto a circa 3 km a S [...] 'altra estremità e una statua bronzea di Posidone al centro. Apuleio nelle Metamorfosi (xi), descrive K. come il luogo del santuario di Iside, dove il suo eroe Lucio fu trasformato da asino in uomo e fu iniziato al culto della dea.
A partire dal 1963 ...
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Divinità femminile del paganesimo dei Germani continentali, nota in età romana da varie iscrizioni votive trovate soprattutto nell’Isola di Walcheren, alle foci della Schelda, che doveva essere il suo [...] culto; l’iconografia la rappresenta con frutta e un cane, talvolta con il piede appoggiato sulla prora o sul timone di un naviglio. Questo ha indotto a pensare a una stretta parentela di N. con la dea che Tacito (Germania, II) interpreta come Iside. ...
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Vedi ERMUTI dell'anno: 1960 - 1994
ERMUΤI (v. vol. III, p. 425)
M. C. Betrò
Dea della fertilità e delle messi Rnn-wtt:, «serpente che nutre», presiede, sotto forma di simulacro, in piccoli tabernacoli [...] Un santuario dedicato alla dea e a Sobek di Shedit, poi ampliato in età tolemaica, quando vi si instaura il culto di Iside-Thermuti.
La rappresentazione più antica finora nota è un rilievo proveniente dal tempio funebre di Sesostris I a el-Lišt (New ...
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MENODOROS (Μηνόδωρος)
G. A. Mansuelli
1°. - Scultore greco, figlio di Phainandros, di Mallo, attivo al principio del V sec. a. C. Sue firme si sono trovate in testi epigrafici di Delo, una base di una [...] . C.), un'altra press'a poco degli stessi anni di un anàthema di cittadini romani nel tempio delle divinità straniere a Serapide, Iside, Anubis e Arpocrate. Il Lippold indica come estremi dell'attività dell'artista il 150 e l'8o a. C.
Bibl.: Hauvette ...
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(lat. Noreia) Città dell’antico Norico, forse sul luogo dell’odierna Neumarkt in Stiria, capitale dei Taurisci, centro del commercio del ferro e dell’oro di quella regione. Nei suoi pressi i Romani furono [...] femminile Noreia, il cui culto è testimoniato in età romana da iscrizioni votive a Celeia e nei dintorni di Viruno dove è talvolta assimilata a Iside. Compare anche a Roma nei castra degli equites singulares (le guardie del corpo dell’imperatore). ...
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PLEVLJE
G. Novak
Località in Jugoslavia. Non è stato possibile accertare il nome dell'abitato che si trovava in questo luogo nell'epoca romana. Forse era il municipium Splonum. Are, numerose stele sepolcrali, [...] inducono a pensare a un abitato di una certa importanza di epoca romana. Un'ara è dedicata a Serapide e a Iside, altre are hanno le dediche iovi optimo maximo, iovi optimo maximo fulguratori, silvano augusto, soli invicto. È stata rinvenuta anche una ...
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La scienza che studia l’Egitto faraonico.
La storia dell’e. inizia con Erodoto, del quale è pervenuta integra una relazione (metà del 5° sec. a.C.), fonte di particolare valore specie per la bassa epoca. [...] numerose notizie: fra l’esteso materiale il testo più importante è senza dubbio lo scritto di Plutarco sul mito di Iside e Osiride, narrato con ricchezza di particolari, anche se interpretati secondo il razionalismo greco. Se nel Medioevo l’Egitto ...
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SIRIO (Σείριος, Sirius)
Giulio GIANNELLI
Pio Luigi EMANUELLI
Con questo nome i Greci designarono una delle stelle dell'emisfero meridionale, la cui comparsa coincideva con l'inizio dei grandi calori [...] fosse stata aiutata da cani nella ricerca di Osiride, i Greci videro più comunemente in Sirio il cane d'Iside. Si riteneva pure che la comparsa di Sirio segnasse il principio della maturazione dell'uva. Sirio fu fatto poi il cane di Orione. Nelle ...
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egizia, religione
Le tribù in cui era diviso l’Egitto primitivo avevano ciascuna la propria divinità, dall’aspetto zoomorfo o fitomorfo o talvolta di semplice oggetto. Quando nel Delta e in Alto Egitto [...] dei, Shu e Tfeni, da cui nascono Geb e Nut (rispettivamente la terra e il cielo), e da questa coppia sono generati Osiride e Iside da un lato, Seth e Nefti dall’altro. Si ha così un gruppo di nove divinità, detto la Grande Enneade. Questa concezione ...
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isidio
iṡìdio s. m. [der. del gr. ἴσις -ιδος, sorta di pianta]. – In botanica, escrescenza semplice o ramificata, che si sviluppa sul tallo di certi licheni, con funzione di propagolo.
iseo
iṡèo s. m. [dal lat. Isēum o Isīum, gr. ᾿Ισεῖον o ᾿Ισιεῖον o ᾿Ισιδεῖον, der. del nome della dea egizia Iside]. – Tempio di Iside, la maggiore divinità femminile dell’antico Egitto.