Vedi BABILONIA dell'anno: 1958 - 1994
BABILONIA (babilonese Bābih)
G. Furlani*
È la città capitale della Babilonia. È stata una delle città più rinomate del mondo antico, non soltanto per il prestigio [...] strade si trovavano numerosi piedistalli e pedane per le statue o i simboli degli dèi: a B. si contavano 18o altari per la dea Ishtar, 18o per gli dèi Nergal e Adad, oltre ai 53 templi degli dèi maggiori e alle 900 cappelle per gli dèi minori (Igigi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Babilonia, la citta celeste: il progetto ed il significato
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sin dall’antichità la città [...] fatto costruire da Nabopolassar (re dal 626 al 605 a.C.) e ingrandito da Nabucodonosor II presso l’ingresso della Porta di Ishtar, è un edificio monumentale. Esso si sviluppa intorno a cinque grandi corti, delle vere e proprie piazze che permettono l ...
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Divinità messe in particolare rapporto o addirittura identificate con singoli pianeti (o corpi celesti concepiti come tali). Se anche presso i popoli primitivi il Sole, la Luna e le varie costellazioni [...] e Luna, erroneamente ritenuti tali) cui corrispondevano 7 importanti divinità del loro pantheon: Shamash al Sole, Sin alla Luna, Ishtar a Venere, Nimurta a Saturno, Marduk a Giove, Nebu a Mercurio, Nergal a Marte. La rispettiva posizione di questi ...
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Si designa con questo vocabolo il culto sia degli organi genitali, considerati come vere e proprie entità divine per sé stesse (p. es. il dio Φάλη e il dio Fascinus), sia di rappresentazioni di divinità [...] il particolare rilievo dato agli organi genitali (Satiri itifallici della ceramica greca, Priapo, statuette nude della dea babilonese Ishtar, ecc.).
Tuttavia, la tendenza a sopravvalutare l'elemento sessuale nelle origini della religione - e quindi a ...
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AKKAD (sumerico Agade, bab. Akkadū, gr. ῎Αρκαδ e ῎Ακκαδ)
G. Castellino*
Città mesopotamica, capitale della dinastia di A. (circa 2350-2150 a. C.) sotto Sargon e Narām-Sin, specialmente, e per qualche [...] di A. e di Narām-Sin. Kurigalzu ci dice in un iscrizione (Cuneif. Texts, ix, tav. 3) di aver costruito alla dea manna (Ishtar) di A. il tempio per la festa dell'akītu (v. bīt akītu). Asarhaddon nel 673 a. C. ne riporta la statua dall'Elam, dove ...
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ISHCHALI
G. Garbini
ISHCHĀLĪ. − Località nell'Iraq, posta sul fiume Diyala nei pressi del Tigri.
Scavata clandestinamente nel 1929, I. fu esplorata nel 1934-35 dalla missione dell'Oriental Institute [...] cortile lungo e stretto il quale dà accesso alla cella, poco profonda ma larga; quello maggiore, dedicato alla dea Ishtar di Kiti (Ishtar Kititum), ripete lo stesso schema degli altri, presentando in più un'antecella. Nella cella era una nicchia in ...
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MARI
Giorgio Raffaele CASTELLINO
. Antica città del Vicino Oriente (v. siria, in App. II, 11, p. 836) la cui determinazione geografica precisa fu data nel 1933 da W. F. Albright e fu confermata subito [...] Anum e Enlil è dovuta a formule fisse che vengono citate tali e quali. Enlil è pure citato nel rituale di Ishtar, ma manca completamente nell'onomastica. Il dio supremo del pantheon locale è invece Dagan, ignoto ancora in Babilonia, e probabilmente ...
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BARSIPPA (o Borsippa)
G. Furlani
Città sumerica e poi babilonese, sulle sponde di un canale che si staccava, a S della città di Babilonia, dall'Eufrate e ad O di un grande lago. Le sue rovine portano [...] e protetta da mattoni. Le porte erano per lo meno otto, e fra esse vanno ricordate quelle di Anu, Adad, Ea ed Ishtar. I quartieri della città erano otto, e numerosi erano i sobborghi. Il tempio principale della città era dedicato al dio Nabū ed era ...
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LANGDON, Stephen Herbert
Assiriologo inglese, di origine americana, nato nel 1876 a Monroe (Michigan). È professore di assiriologia dal 1919 nell'università di Oxford. Dal 1922 ha partecipato agli scavi [...] opere da ricordare sono: A Sumerian grammar and chrestomathy (Parigi 1911); Babylonian liturgies (Parigi 1913); Tammuz and Ishtar (Oxford 1914; importante contributo allo studio della religione mesopotamica).
È dovuta a lui anche l'ultima edizione ...
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CIBELE (Κυβέλη, Κυβήβη; Cybele; in hittito Kubaba)
B. M. Felletti Maj
Divinità le cui origini si identificano probabilmente nella grande divinità femminile, venerata dall'epoca micenea, sia in Asia che [...] natura di divinità della riproduzione, essa venne identificata con l'Astarte dei Fenici, con l'Atargatis dei Siriaci, con la Mylitta (Ishtar) dei Babilonesi, con l'Urania (Ilat) degli Arabi. Per i Greci essa era la Μήτηρ Μεγάλη o la Μήτηρ ϑεῶν, che ...
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