Anāhitā Antica divinità iranica che, associata a Mitra e Ahura Mazdā, ebbe culto in gran parte dell’Asia anteriore e influenza anche nel mondo greco-romano. Identificata dai Semiti con Ishtar e dai Greci [...] con Afrodite e Artemide, i Romani l’assimilarono alla Magna Mater. Nei molti secoli della sua storia A. fu divinità connessa con la fertilità e la fecondità, con la regalità e con la guerra. Si hanno tracce ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] e all'Astarte fenicia, pur non potendosi dedurre una derivazione da questa divinità semitica. Come dea della generazione A. appare, nella tradizione raccolta nella Teogonia (v. 190 ss.) di Esiodo, nata ...
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Salmanassar
Nome di cinque re assiri.
S. I (1273-1244 a.C.) sconfisse Khanigalbat, riducendo l’alta Mesopotamia a dominio diretto. Batté gli ittiti a Nikhriya e i babilonesi a Kar-Ishtar. Fondò Kalkhu [...] (Nimrud), restaurò il tempio di Assur.
Di S. II (1030-1019), re oscuro, resta solo la stele funeraria.
S. III (858-824) ereditò da Assurnasirpal II un regno ricompattato entro i confini tradizionali, e ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] è simile all’Ishtar babilonese e all’Astarte fenicia. I Greci connettevano il nome di A. con la spuma del mare (ἀϕρός), dalla quale sarebbe nata, ma esso è in realtà di oscura origine. Il culto era particolarmente sviluppato a Cipro e a Corinto. In ...
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Dea della febbre, molto temuta da Babilonesi e Assiri. Nei testi cuneiformi appare come nome comune di una collettività di demoni femminili, ma generalmente si presenta con un alto grado di personificazione, [...] identificata talora con Ishtar, della quale però è detta altre volte cliente; è considerata figlia di Anu o Enlil; nefasta specialmente ai bambini, la sua sfera negativa si estende a tutto il ciclo della gravidanza e del parto. Ha testa di leone e ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Vicino Oriente
Nicolò Marchetti
Le pratiche cultuali dell'età del bronzo
Nella prospettiva storica dell'archeologia la possibilità di individuare e interpretare [...] di sovrani, tra cui il celebre torso di Ibbit-Lim, analogamente al tempio di Alalakh VII. È tuttavia l'area sacra di Ishtar nella Città Bassa che ha fornito l'evidenza più dettagliata per il culto nelle aree aperte; oltre al Tempio P2 dedicato a ...
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NINIVE (Ninuwā; dopo la metà del II millennio a. C. Ninua, Ninā)
P. Matthiae
Antica capitale dell'Assiria.
Le rovine della città, distante oggi km 1,5 dal Tigri, a N-E di Mossūl, formano le colline artificiali [...] riferisse ad un simulacro della dea diverso da quello del santuario ninivita. Alla fine del II millennio a. C. il tempio di Ishtar fu oggetto della massima cura da parte dei sovrani assiri, da Ashshur-uballiṭ I (1363-1328 a. C.) a Ashshur-rēsh-ishi ...
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Vedi MARI dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARI (babilonese Maer, sumerico Mari)
A. Parrot
Antica città del Vicino Oriente (oggi Tell Hariri), a 12 km a N-NO di Abu Kemal, sulla riva destra dell'Eufrate, [...] figlio erede", Suwada, coppiere, Tagge. Molte statuette portano la pettinatura a pòlos già conosciuta grazie ai ritrovamenti dei templi di Ishtar e di Ninkhursag. Ora è adottata anche dalle regine (Syria, xxx, 1953, pp. 204-15; xxxi, 1954, pp. 154-59 ...
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MA (gr. Μᾶ, con significato di madre)
Nicola Turchi
Una delle forme locali della Grande Madre anatolica (v. cibele) adorata specialmente nelle due Comane: di Cappadocia e del Ponto. Per questo ha subito [...] piuttosto l'influsso del tipo guerresco dell'Ishtar babilonese, anziché quello mistico tracio che si fece sentire sulla Grande Madre di Frigia. Al suo culto in Cappadocia presiedeva un sacerdote che veniva per dignità subito dopo il sovrano ed era ...
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Sīn Antica divinità lunare, presente nei testi mesopotamici fin dal 3° millennio a.C. e in quelli sudarabici (Hadramaut) dal 1°. Veniva raffigurato quale vegliardo barbuto, seduto in trono; lo si riteneva [...] molto saggio e come figli gli si attribuivano il Sole (➔ Shamash) e Ishtar, insieme ai quali formava la triade astrale. Era venerato soprattutto a Ur e a Harrān. ...
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