universali, questione degli
Dal lat. scolastico quaestio de universalibus. Espressione con la quale si indica una controversia dibattuta nel Medioevo, soprattutto nel 12° sec. (ma le estreme, significative [...] testo di Porfirio, che peraltro non fornisce alcuna soluzione. Boezio, nonostante la sua profonda ispirazione platonica, nel commento all’Isagoge adotta una soluzione ispirata ad Aristotele: generi e specie non hanno altra realtà che quella di essere ...
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Umanista e teorico della musica (Mollis, Glarona, 1488 - Friburgo 1563). Studiò a Berna e a Colonia. Nel 1512 fu poeta laureato; visse poi a Parigi, Basilea, Friburgo, insegnando e scrivendo musica e lavori [...] musicologici. Rimane celebre soprattutto per questi ultimi: Isagoge in musicen (1516) e Dodekachordon (1547), opera in cui sono trattate, con audacia pari alla dottrina, questioni relative ai modi e alle proporzioni. ...
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Filosofo e letterato portoghese (Beja, Portogallo, 1505 - Torino 1566). Insegnò giurisprudenza a Tolosa e Avignone, e filosofia a Parigi. Difese la filosofia aristotelica nella Pro Aristotele responsio [...] adversus Petri Rami calumnias (1543), scrisse Epigrammatum libri duo (1539) e Epistolae quatuor (1540). Tradusse l'Isagoge di Porfirio e diede un'edizione di Virgilio e di Terenzio, Virgilius et Terentius pristino splendori restituti (1541). ...
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Elia di Alessandria
Filosofo neoplatonico (sec. 4°-5°). Fu, nella scuola di Alessandria, insieme con Davide, scolaro di Olimpiodoro, ed è, al pari di questo, noto come commentatore. Restano di lui il [...] commentario alle Categorie di Aristotele (sulla cui attribuzione sono stati sollevati dubbi) e i prolegomeni all’Isagoge di Porfirio. ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] Aristotele (De interpretatione, commentato due volte, Analitici), cui si accompagna la traduzione e il commento della Isagoge di Porfirio, e i trattati logici Introductio ad syllogismos categoricos, De syllogismo categorico, De syllogismo hypothetico ...
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UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] non era studiata per sé stessa, sibbene come preparazione allo studio della teologia; e la disputa sorta fra i glossatori dell'Isagoge porfiriana, interessò ben presto i teologi, per l'uso che si faceva in essa dei termini di sostanza e natura. Già ...
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FRANCESCO di Meyronnes (de Mayronis)
Francescano scotista, nato a Meyronnes (Provenza), dottore in teologia a Parigi nel 1323, morto a Piacenza il 26 luglio 1327. Ai suoi tempi fu chiamato doctor illuminatus [...] tardi, magister abstractionum.
Fra i suoi scritti sono da ricordare, oltre a commenti alle Categorie aristoteliche, all'Isagoge di Porfirio e alle Sentenze del Lombardo (Venezia 1504-07)): Quodlibeta (Venezia 1507), De primo principio, Explanationes ...
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Anatomista e chirurgo (Amiens 1478 - Parigi 1555). Prof. di chirurgia al Collège de France, cultore di studî anatomici che gli permisero di segnalare, forse per primo, le valvole venose della "grande àzygos". [...] Per quanto fosse convinto galenista, egli è tuttavia considerato il fondatore della scuola anatomica francese. Fu cultore di lettere e filologia e autore, tra l'altro di un'opera grammaticale: In linguam gallicam isagoge (1531). ...
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Filosofo e teologo scotista (seconda metà sec. 15º), rettore dell'univ. di Parigi (1490). Tra i primi grandi commentatori di Duns Scoto, esercitò notevole influsso sullo sviluppo della scuola scotista [...] aristotelica (Commentationes in libros totius Logicae Aristotelis), che fu varie volte ristampato, una Expositio in Summulas Petri Hispani e commentarî a opere di Aristotele e di Duns Scoto, alle Sentenze di Pietro Lombardo, all'Isagoge di Porfirio. ...
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accidente
Giorgio Stabile
. Termine della filosofia aristotelico-scolastica (latino accidens, greco (συμβεβηκός) che, opposto o correlato a sostanza, indica tutto ciò che ‛ sopravviene ' a un soggetto [...] 14-15 " Accidens dicitur quod inest alicui, et quod verum est dicere, non tamen neque necessarium, nec utplurimum "; Porfirio Isagoge tr. Boezio 12 25 " Accidens vero est quod adest et abest praeter subiecti corruptionem... Definitur autem sic quoque ...
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isagoge
iṡagòge s. f. [dal lat. tardo isagoge, gr. εἰσαγωγή, der. di εἰσάγω «introdurre»], letter. – Scritto o discorso introduttivo a un’opera, a una dottrina, a un insegnamento, e sim. Il termine è soprattutto noto come titolo di un’opera...
isagogico
iṡagògico agg. [dal lat. tardo isagogĭcus, gr. εἰσαγωγικός] (pl. m. -ci), letter. – Che serve di introduzione, introduttivo: scritto isagogico.