Termine che designa i popoli iranici (ceppo linguistico indoeuropeo), coniato nell’Ottocento e derivante dall’appellativo con cui i popoli iranici si chiamavano fra di loro (dal sanscrito ariyà- «signore»). [...] Dopo che il sanscrito fu conosciuto in Europa, si credette che esso fosse la lingua originaria, perfetta, madre delle lingue indoeuropee, portata nell’India da un gruppo di società antropologicamente omogenee ...
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Linguista francese (Aleppo 1902 - Versailles 1976); allievo di A. Meillet, professore nel Collège de France (1937), membro dell'Institut de France (1960). Socio straniero dei Lincei (1965). Si è dedicato [...] inizialmente agli studî iranici (Grammaire sogdienne, 1929; 2a ed. della Grammaire du vieux perse di A. Meillet, 1931). Ha poi affrontato problemi d'indoeuropeistica generale (Origines de la formation des noms en indo-europeen, 1936; Noms d'agent et ...
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In linguistica, preverbio indoeuropeo tonico di forma e, che nell’indoiranico (dove diviene a), nell’armeno e nel greco si premette ai tempi storici per indicare il senso di passato: per es., in greco [...] autonomo, con il tempo diviene parte integrante del tema, per poi perdersi, tranne in greco moderno e in alcuni dialetti iranici. Nella terminologia scolastica, l’a. del verbo greco si dice sillabico quando per esso la parola aumenta di una sillaba ...
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(gr. Σκύϑαι) Popolazione originaria delle steppe settentrionali dell’Asia centrale, organizzata in tribù nomadi (allevatori), seminomadi e sedentarie, cui Erodoto dedica parte del IV libro delle Storie. [...] si scissero in due gruppi, di cui uno finì per stabilirsi di nuovo sul Mar Nero, un altro sul Mar Caspio (i Saci, iranici come gli altri S.). Dei loro costumi si sa da Erodoto che vivevano di pascolo e si nutrivano di carne e latte equini; abitavano ...
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Iranista (Ragnit, Prussia Orientale, 1908 - Berkeley 1967), studiò a Gottinga dove si specializzò con F. C. Andreas (1931); nel 1937, per sfuggire alla persecuzione nazista, si trasferì in Inghilterra, [...] studies a Londra; nel 1961 passò a Berke ley in California. Eccezionale conoscitore di tutta l'area linguistica iranica, ha lasciato circa un centinaio di lavori dedicati prevalentemente all'edizione, interpretazione e analisi linguistica di testi ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] del Nord, con il curdo e turco in Siria e Iraq, e cede totalmente nella Persia alla rinascita politica e culturale iranica. Religione, lingua e cultura mantengono però un’impronta araba anche in Stati etnicamente o dinasticamente non arabi, quali gli ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] , di W. von Humboldt e F. Bopp, che nel 1833 pubblicò una grammatica comparata delle lingue i. allora note (sanscrito, iranico, greco, latino, lituano, gotico e tedesco; nella seconda edizione del 1857 comprese anche l’armeno e l’antico slavo). Nel ...
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PAGLIARO, Antonino
Tullio De Mauro
PAGLIARO, Antonino. – Nacque a Mistretta (Messina) il 1° gennaio 1898, da Vincenzo e da Grazia Passarello, in una famiglia ragguardevole di possidenti e professionisti [...] iranistica nel 1925 ottenne la libera docenza e nel 1926 fu chiamato da Luigi Ceci a insegnare come incaricato Filologia iranica nella facoltà di lettere della Sapienza di Roma. Già l’anno precedente Gentile lo aveva assunto come redattore capo della ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] ed orientale derivarono, direttamente o indirettamente, dagli alfabeti aramaici: la scrittura indiana kharosḥṭhī; gli alfabeti iranici (varianti: pahlavica arsacide, pahlavica sassanidica e pahlavica orientale; pahlavi dei libri; avestica o pazand ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] , Armenia e Siria. Il Sampson attribuisce all'influsso dell'armeno l'assordimento delle sonore aspirate in sorde aspirate e a influsso iranico il passaggio di ṭ, t e ÿ, d in r e l.
I mutamenti fonetici comuni allo zingaro europeo, ma sconosciuti ...
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iraniano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica Islamica d’Iràn (pers. Īrān), stato dell’Asia sud-occid. (prima del 1935 denominato Persia); come sost., abitante, nativo, cittadino dell’Iran.
iranico
irànico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dell’Iràn, territorio dell’Asia sud-occid., costituito da un vasto altopiano compreso fra la valle del Tigri e quella dell’Indo (Persia, Afghanistan, Belucistan): civiltà, storia, arte i.;...