Aman
Ministro del re persiano Serse (ma Assuero nella Vulgata; v. ASSUERO), che era chiamato l'agaghita o agageo perché proveniente da Agazi, distretto della Media (Esth. 3-7). Adirato contro il giudeo [...] destinato al giusto Mardoceo: cfr. Pg XVII 25-30, dove la morte di A. è una delle tre visioni estatiche di iracondia punita che D. riceve al termine del terzo girone. Non è nel racconto biblico la rappresentazione ‛ figurativa ' del supplizio di A ...
Leggi Tutto
accidia e accidiosi
Andrea Ciotti
Il concetto di a. trova precisa definizione teologica in s. Tommaso d'Aquino : " Acedia... est quaedam tristitia, qua homo redditur tardus ad spirituales actus propter [...] . III 12) nonché tomistiche (Comm. Eth. IV 13 e Sum. theol. I II 46 e II II 158), e precisamente in iracondi ‛ acuti ', ‛ amari ' e ‛ difficili '. Su questo principio si può dire s'incontri anche la citata definizione di s. Bonaventura. Sul concetto ...
Leggi Tutto
Lavinia (Lavina)
Clara Kraus
Personaggio virgiliano, unica figlia di Latino, re del Lazio, e di Amata.
Era stata promessa in isposa a Turno, re dei Rutuli; ma quando Enea approdò al territorio di Laurento, [...] , accanto al padre, in If IV 126 vidi 'l re Latino / che con Lavinia sua figlia sedea; nella terza visione d'iracondia giustamente punita che si presenta a D. nel terzo girone del Purgatorio, mentre ricorda, in atto di fanciulla piangente, la tragica ...
Leggi Tutto
La guerra e la pace
John R. Hale
A fianco del mito "ufficiale" di Venezia - quello della stabilità territoriale e politica, dell'armonia sociale, della maestria nel gioco del moto perpetuo costituzionale [...] citare il soldato vicentino Luigi da Porto, la pace porta la ricchezza, la ricchezza l'orgoglio, l'orgoglio l'iracondia, l'iracondia la guerra, la guerra la povertà, la povertà la mansuetudine, la mansuetudine la pace, la pace la ricchezza... e ...
Leggi Tutto
DEL BIANCO, Ubertino
Mario Pagano
Nacque ad Arezzo, probabilmente agli inizi del sec. XIII, se già nel 1233, in un documento, è citato quale "dominus Ubertinus iudex Iohanni Blanci".
Gli scarsi dati [...] all'amico monacatosi, né tanto meno, come credette il Ferretti (Ancora di..., p. 57), di "uno scatto di senile iracondia". La tenzone ha un sottofondo politico, e dimostra il dissenso degli amici - la "tracoitata e forsennata gente" del sonetto 174 ...
Leggi Tutto
invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] un danno alle proprie, e pertanto si colloca a mezza strada tra la superbia, che per l'egoismo tende all'ingiuria, e l'iracondia, che matura l'egoismo nell'ingiuria ricevuta: così dal timore per il proprio bene si produce l'odio del bene altrui e ...
Leggi Tutto
conversione
Gilles Gerard Meersseman
. Della c. morale D. fornisce tre analisi. La prima, introspettiva, parte da un'esperienza propria: racconta egli stesso, nella Vita Nuova (XXXV ss.) come sorse [...] neutralizzare progressivamente con l'ascesi penitenziale descritta nella seconda cantica: superbia (c. X-XII), invidia (c. XIII-XIV), iracondia (c. XIV-XVII), accidia (c. XVIII), avarizia (c. XIX-XXI), golosità (c. XXII-XXIV), lussuria (c. XXV-XXVII ...
Leggi Tutto
FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] della sua pietà. F. era vivace, allegro, espansivo, socievole e nello stesso tempo non era privo di una certa iracondia. Amava passeggiare e cominciò ad introdurre quella che avrebbe preso forma di una vera istituzione filippina: la passeggiata per ...
Leggi Tutto
Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] , il Torraca e specialmente il Porena, il quale suppone che D. voglia rappresentare in sé stesso il giusto mezzo fra l'iracondia e la troppa pazienza (Cv IV XVII 5). Su quest'ultima, che qualcuno vorrebbe condannata qui per paradigma (M.M. Rossi ...
Leggi Tutto
ricevere; recepere [partic. pass. ricetto]
Alessandro Niccoli
II verbo ricorre in tutte le opere di D., ma con varia frequenza: piuttosto scarse le occorrenze nella Vita Nuova, nelle Rime, nella Commedia, [...] volta con riferimento alla sfera delle esperienze sensoriali: la mente di D. era talmente intesa alla visione di esempi di iracondia punita, che di fuor non venìa / cosa che fosse allor da lei ricetta (Pg XVII 24), cioè " percepita ".
Per descrivere ...
Leggi Tutto
iracondia
iracóndia (ant. iracùndia) s. f. [dal lat. iracundia]. – La qualità, il carattere di chi è iracondo; disposizione d’animo ad adirarsi facilmente, ad andare in collera: d’iracundia van solvendo il nodo (Dante), con allusione agli...
iracondo
iracóndo (ant. iracundo) agg. [dal lat. iracundus, der. di irasci «adirarsi»]. – Di persona, che ha inclinazione naturale ad adirarsi, a infiammarsi d’ira (sinon. quindi di irascibile, che accenna però piuttosto agli atti esterni,...