Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] che i residenti della penisola a essersi recati in Siria siano meno di 100.
Le statistiche relative al caso del jihad siro-iracheno mostrano che il range di età più comune per i combattenti occidentali sia quello fra i 18 e i 29 anni, suggerendo ...
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Abu Ghraib
Abū Ghraib (Abū Ghurayb). – Cittadina irachena situata a ovest di Baghdad dove nel corso degli anni Settanta del Novecento il regime iracheno costruì una prigione che, all'inizio della guerra [...] precedente da soldati statunitensi che li ritraggono nell’atto di infliggere torture e umiliazioni ai prigionieri di guerra iracheni lì detenuti. Alle prime immagini rese note dal programma televisivo americano 60 Minutes ne seguirono presto altre a ...
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(o Mossul; ar. al-Mouṣil) Città dell’Iraq settentrionale (1.400.000 ab. ca. nel 2007), posta sulla destra del Tigri, circa 350 km a NO di Baghdad; capoluogo della provincia di Ninive. Circondata da una [...] ha distrutto la moschea di Mūr ad-dīn, luogo simbolo del Califfato, che pochi giorni dopo è stata riconquistata dall'esercito iracheno insieme a circa metà del settore medievale della città. Nel luglio, dopo nove mesi di scontri, M. è stata liberata ...
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Scrittore arabo di origine saudita (Amman 1933 - Damasco 2004). Dopo aver vissuto in numerosi paesi arabi ha soggiornato a Baghdād (1975-81), quindi, in seguito a problemi col regime iracheno, in Francia [...] (fino al 1986) e successivamente in Siria. I suoi romanzi, alcuni tradotti anche in Europa e negli USA, riflettono le esperienze dell'autore, particolarmente sensibile ai conflitti mediorientali. Tra i ...
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Uomo politico e militare (Kirkūk 1888 - Baghdād 1958). Esponente del movimento nazionale arabo contro la Turchia ottomana durante la prima guerra mondiale, nel 1921 divenne capo di S. M. dell'esercito [...] iracheno e fra il 1923 e il 1936 coprì più volte le cariche di ministro della Difesa e degli Esteri. Primo ministro, in varie riprese, dal dicembre 1938 al luglio 1958, perseguì una politica filo-occidentale. Inviso ai nazionalisti arabi e impopolare ...
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qaedismo
s. m. L’intervento armato promosso dal movimento islamista Al Qaeda.
• «Jaish Muhajirin Wa Ansar» (Esercito di emigrati e soccorritori) è il nome che i ceceni si sono dati, alleandosi con il [...] qaedismo nelle sue diverse espressioni. (U[mberto] D[e] G[iovannangeli], Unità, 5 gennaio 2014, p. 11, Esteri) • Sul fronte iracheno, il premier Haidar al Abadi si è congratulato con le forze armate per la «liberazione» della cittadina di Qaim, uno ...
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Narsete (pers. Narses)
Narsete
(pers. Narses) Re persiano della dinastia dei Sasanidi (m. 302 d.C.). Durante il suo regno (dal 293), illustrato dalle epigrafi del monumento di Paikuli (nell’od. Kurdistan [...] iracheno), si trovò impegnato nella guerra contro Roma, cui dovette cedere l’Armenia e la Mesopotamia settentr. con la Gordiene. ...
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Unione dei regni di Giordania e dell’Iraq proclamata ad Amman nel febbraio 1958. Si sciolse il 14 luglio dello stesso anno in seguito al colpo di Stato di un gruppo di ufficiali dell’esercito iracheno [...] che abbatterono re Feiṣal e instaurarono la repubblica ...
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Kurdistan
Vasta regione prevalentemente montuosa, compresa fra l’Anatolia sudorientale, l’alto corso del Tigri e dell’Eufrate e l’altopiano iraniano con i Monti Zagros, abitata in maggioranza da . Dell’intera [...] regione, solo il K. iracheno ha avuto pieno riconoscimento politico nel 2005, come provincia autonoma della nuova Repubblica federale irachena. ...
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di Albertina Migliaccio
Stato dell'Asia sud-occidentale. La situazione politica estremamente incerta in cui versa il Paese, occupato da una forza internazionale sotto il comando degli Stati Uniti, non [...] dall'entità del debito estero che è stato contratto ai tempi della guerra con l'Irān: le nuove autorità irachene ne hanno richiesto la cancellazione, tuttavia una sua rinegoziazione appare più probabile.
di Ciro lo Muzio
Isolato dalla comunità ...
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iracheno
irachèno (meno com. irakèno) agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica d’Iràq (arabo al-῾Irāq 〈al-῾iràak〉; in ital. anche, disus., Iràk), stato dell’Asia occid., a nord del Golfo Persico; come sost., abitante, nativo, cittadino dell’Iraq.
antiracheno
(anti-iracheno), agg. Contrario all’Iraq, al suo popolo e alle sue scelte politiche. ◆ La Russia, che nel ’91 appoggiava di fatto dall’esterno l’iniziativa bellica statunitense, oggi per bocca di [Boris] Eltsin si distanzia con...