L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] nel quale questo intellettuale dotto e onnivoro, così aspro nelle sue espressioni contro i modernisti da far pensare all’ipercorrettismo di chi non vuol essere sospettato, esprime anche il suo stesso essere prete, in una metamorfosi della figura del ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] della grafia latineggiante; oscillazione fra scelte toscane e non toscane; eliminazione – con cadute nell’➔ipercorrettismo – di tratti più marcatamente locali nella fonetica e nella morfologia; interferenze lessicali e fraseologiche dialettali ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Bonghi e De Sanctis cercavano di sfuggire pronunce locali toscanizzando a sproposito (è il fenomeno noto come ipercorrettismo): il primo pronunciava fórte, córpo, pétto con la vocale chiusa, estendendo arbitrariamente casi di opposizione di timbro ...
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ipercorretto
ipercorrètto agg. [comp. di iper- e corretto]. – In linguistica, di pronuncia o grafia errata che viene sostituita, da un singolo parlante o scrivente o anche, spesso, da una comunità di parlanti o scriventi, a una forma esatta...