lunghezza d’onda Compton
Augusto Sagnotti
La costante di Planck h e la velocità della luce nel vuoto c consentono di associare a una particella di massa m una grandezza caratteristica, detta lunghezza [...] il raggio d’azione delle forze elettromagnetiche è illimitato, mentre i bosoni W e Z che mediano le interazionideboli sono massivi e producono effetti che sono direttamente avvertibili solo a distanze non superiori alle dimensioni tipiche di un ...
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invarianza di gauge
Guido Altarelli
Proprietà di simmetria che costituisce uno dei principi base del Modello Standard della fisica delle particelle fondamentali. In origine l’invarianza di gauge è stata [...] teoria delle perturbazioni a tutti gli ordini. Nel Modello Standard alle interazioni elettromagnetiche si aggiungono le interazionideboli e le interazioni forti. Tutte queste interazioni posseggono una invarianza di gauge molto più estesa: mentre in ...
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protone
protóne [Der. dell'ingl. proton, voce coniata da E. Rutherford intorno al 1920 dal gr. pròtos "primo" con il suff. -on di electron "elettrone"] [FSN] Particella elementare, di simb. p, massa [...] , teorie di: III 63 c. ◆ [FSN] Fattore di forma elettrico, o magnetico, del p.: v. protone: IV 618 c. ◆ [FSN] Interazionideboli, elettromagnetiche e forti del p.: v. protone: IV 618 f, 617 e. ◆ [FSN] Momento elettrico dipolare del p.: v. protone: IV ...
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corrente vettoriale
Guido Altarelli
Corrente che si trasforma come un quadrivettore sotto le trasformazioni di Lorentz (il gruppo d’invarianza della relatività ristretta). La corrente elettromagnetica [...] correnti di colore in QCD (Quantum chromodynamics), la cromodinamica quantistica, che descrive le interazioni forti, mentre nelle interazionideboli compaiono sia correnti vettoriali sia assiali (che hanno parità opposta). La quarta componente della ...
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Denominazione di sostanze organiche termostabili, non proteiche, di composizione chimica relativamente semplice, necessarie per l’azione biologica di numerose proteine; si combinano con un apoenzima proteico [...] c. viene preferito quando la sostanza non proteica si lega labilmente con una o più proteine enzimatiche, quindi con interazioni molto deboli. È questo il caso delle deidrogenasi, molte delle quali sono costituite dallo stesso c. e da differenti ...
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Ricerca scientifica e tecnologica
Antonio Ruberti e Claudio Gori Giorgi
Sommario: 1. Introduzione: a) l'interazione tra ricerca e sviluppo economico; b) caratteri della ricerca scientifica nel Novecento. [...] umana ma, specie nella seconda metà del secolo, di interi centri di ricerca, cosicché oggi non esiste una singola sede le condizioni per il decollo di quei settori più deboli dell'economia che il governo ritenga strategicamente importanti. Ciò ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] mostrò che il neutrino del decadimento beta è sinistrorso.
Rimaneva aperto il problema di stabilire se esistesse un'unica interazionedebole a quattro fermioni e, in caso affermativo, di individuarne la forma. Nello stesso articolo in cui Yang e Lee ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] contributo decisivo offerto al vasto progetto che portò alla scoperta delle particelle W± e Z0, che trasmettono interazionideboli.
Nobel per la chimica
Robert Bruce Merrifield, USA, Rockefeller University, New York, per aver realizzato un metodo ...
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La grande scienza. Particelle elementari
Nicola Cabibbo
Particelle elementari
La materia presenta una gerarchia di strutture: i corpi sono composti da molecole, le molecole da atomi, gli atomi da elettroni [...] W+, W− e al fotone si aggiunge una particella elettricamente neutra, lo Z0. Il campo dello Z media un nuovo tipo di interazionideboli, dette 'di corrente neutra', e porta a nuovi processi fisici che furono per la prima volta osservati nel 1973. Dai ...
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Materia soffice
Guido Raos
Giuseppe Allegra
L’espressione materia soffice (soft matter) viene utilizzata per descrivere un vasto insieme di materiali, apparentemente anche molto diversi, le cui caratteristiche [...] . Questo può essere definito come l’organizzazione spontanea e reversibile di unità molecolari in strutture ordinate mediante interazionideboli, non covalenti. Si è già accennato al caso dei virus; lo stesso folding delle proteine globulari è ...
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interazione
interazióne s. f. [comp. di inter- e azione1, sul modello del fr. interaction]. – Azione, reazione, influenza reciproca di cause, fenomeni, forze, elementi, sostanze, agenti naturali, fisici, chimici, e, per estens., psicologici...
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...