Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] .
Dardano, Maurizio (19862), Il linguaggio dei giornali italiani. Con due appendici su: “Le radici degli anni ottanta”, “L’inglese quotidiano”, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1973).
Genette, Gérard (1972), Figures III, Paris, Seuil (trad. it. Figure 3 ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] che fenomeni assimilativi nei nessi nasale + velare siano per certi versi graduali e continui (per l’inglese, vedi Ellis & Hardcastle 2002), indagini elettropalatografiche condotte sulla lingua italiana hanno confermato l’aspetto tendenzialmente ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] /Projects/WBB/woerterbuecher/lei).
Alighieri, Dante (1998), L’eloquenza in volgare, introduzione, traduzione e note di G. Inglese, Milano, Rizzoli.
Ascoli, Graziadio Isaia (1864), Lingue e nazioni, «Il Politecnico» 21, pp. 77-102.
Ascoli, Graziadio ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] uso, cui se ne possono aggiungere altri (come -ale o -izzare) la cui proliferazione è favorita da analoghi elementi inglesi. A questi l’italiano aggiunge la tradizionale ricchezza di suffissi apprezzativi, grazie a cui sono nati, in epoche diverse ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] fa, l’impiego di -pensiero come secondo elemento modificato dal primo (sulla base dei meccanismi di formazione dell’inglese): D’Alema-pensiero.
Frequentissimo è il meccanismo della ➔ sineddoche per designare categorie di persone: le toghe «i giudici ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] , come ignispicio «divinazione fatta per mezzo del fuoco», o myrionyma «che ha innumerevoli nomi». Il testo ospita inoltre inserti in inglese, francese e spagnolo, in latino e in dialetto (accanto alla parlata della terra d’origine di D’Annunzio, l ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] e preposizionale), pp. 425-442.
Russo, Irene (2009), Usi qualificativi degli aggettivi relazionali in italiano e in inglese (tesi di dottorato), Università di Pisa.
Scarano, Antonietta (1999), Storia grammaticale dell’aggettivo. Da sottoclasse di ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] parole circostanti. La risoluzione di parole crociate senza schema è una sfida particolarmente ardua per quelli che in inglese vengono chiamati ink solvers «solutori a inchiostro» (talmente esperti da ritenere non necessario usare matita e gomma ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] Settanta). Ma le oscillazioni morfologiche di film non si fermano al genere, coinvolgendo anche l’eventuale mantenimento del morfema inglese per il plurale -s (i films, almeno fino al 1932) e l’aggiunta di una desinenza vocalica italianizzante (il ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] Maurizio (19862), Il linguaggio dei giornali italiani. Con due appendici su: “Le radici degli anni ottanta”, “L’inglese quotidiano”, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1973).
Ferrari, Angela (2001), La frammentazione nominale della sintassi, «Vox Romanica ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...