MURRAY, Gilbert (XXIV, p. 73)
Filologo inglese, morto a Oxford il 20 maggio 1957.
Tra le sue ultime opere: Aristophanes, a study (Oxford 1933), l'edizione critica oxoniense di Eschilo (Aeschyli septem [...] quae supersunt tragoediae, Oxford 1937; 2ª ed. 1955), e Aeschylus, the creator of tragedy (Oxford 1951); aveva inoltre raccolto varî saggi in Greek Studies (Oxford 1946).
Bibl.: Necrologi di E. R. Dodds, ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] ) ebbe sei riedizioni in quel secolo e numerose altre nel successivo. Tuttavia va ricordato che molto della cultura e del lessico inglese è filtrato tramite il francese: perfino nel XIX secolo la maggior parte dei romanzi di Walter Scott e di James F ...
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WEISS, Roberto
Filologo ed epigrafista italiano naturalizzato inglese, nato a Milano il 22 gennaio 1906. Insegna italiano nell'University College di Londra dal 1938 come lettore e dal 1946 come professore.
Il [...] centro dei suoi interessi è l'umanesimo italiano, da lui indagato con fruttuose ricerche sul materiale manoscritto. Il frutto migliore di tali ricerche è il rinvenimento d'un capitolo inedito del Trionfo ...
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Szemerényi, Oswald John Louis
Maurizio Trifone
Linguista inglese di origine ungherese, nato a Londra il 7 settembre 1913, morto a Friburgo in Brisgovia il 29 dicembre 1996. Dopo gli studi svolti presso [...] il Madách Imre Gimnazium di Budapest, conseguì la laurea in filologia all'università della stessa città. Divenne quindi professore di filologia comparata all'Università Eötvös Loránd di Budapest (1947-48) ...
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HALLIDAY, Michael Alexander Kirkwood
Giulio Lepschy
Linguista inglese, nato a Leeds il 13 aprile 1925. Si è laureato in lingua e letteratura cinese all'università di Londra, e si è perfezionato in Cina [...] (università di Pechino e università Lingnan a Canton), e poi a Cambridge, dove ha conseguito il PhD (1955) e ha iniziato la carriera accademica insegnando il cinese (1954-58). È stato poi professore di ...
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Linguista (Kleeberg 1850 - Marburgo 1918), prof. di filologia inglese all'univ. di Marburgo, presidente dell'Associazione fonetica internazionale. I suoi numerosi studî riguardano soprattutto la fonetica [...] dell'inglese (A Shakespeare phonology, 1906; ecc.) e quella del tedesco (Deutsches Aussprachewörterbuch, 1911). ...
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Glottologo danese (Randers 1860 - Copenaghen 1943); prof. d'inglese all'univ. di Copenaghen dal 1893 al 1925. Si è occupato di problemi teorici, di fonetica, e di lingue germaniche, specialmente dell'inglese. [...] Tra le sue opere ricordiamo: Fonetik (1897-99), rielaborato in Lehrbuch der Phonetik (1904); Language: its nature, development and origin (1922); Philosophy of grammar (1924); e la Modern English grammar ...
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sāḥib Termine arabo diffusosi in India (nella forma inglese sahib) nel periodo coloniale come titolo con cui si rivolgeva la parola a un europeo; posposto al nome proprio personale, fu anche titolo onorifico [...] di alti personaggi indiani.
Con il plurale aṣḥāb si designano i Compagni del Profeta ...
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Diplomatico e sinologo (Londra 1818 - Cambridge, Inghilterra, 1895), ambasciatore inglese a Pechino (1871-83), prof. di cinese a Cambridge (1888-95), ideatore d'un sistema scientifico di "romanizzazione" [...] del cinese (sistema W., o sistema W.-Giles, dal nome di H. A. Giles, che lo modificò), adottato in forma ufficiale sul piano internazionale fino al 1979, allorché fu introdotto il sistema pinyin ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...