L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] toni ascendente tra la quartultima e la terzultima sillaba e discendente tra la terzultima e la penultima), o anche solo all’inglese Belfast (con un accento sulla penultima sillaba, ma una vocale lunga nell’ultima), per i quali la pronuncia italiana ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] è una formazione aplologica: da Anglaland «Terra degli angli» > Englaland > England e, sempre per quanto riguarda l’inglese, la parola smog, derivante dall’accostamento e dalla fusione delle parole smoke e fog.
Va ricordata, inoltre, la genesi ...
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hindī Vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa più o meno il centro della pianura indogangetica. Si divide in un gruppo orientale e uno occidentale. Del gruppo orientale fanno parte i dialetti [...] dal sanscrito a motivo del prestigio culturale di questa lingua, e inoltre elementi europei (per lo più di trafila inglese), arabi e persiani.
Dall’incontro di una parlata h. occidentale con il persiano usato dai dominatori musulmani nacque una ...
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Linguistica
Caratteristica di: a) segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore e il q- di quota; b) parole che, pur [...] da più persone, sino al 9° sec. d.C., epoca in cui appaiono i primi rudimentali esempi di polifonia. Nella terminologia inglese la parola omophony si usa anche come sinonimo di omoritmia e in contrapposto a contrappunto, per la musica che si muove in ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] a casa, i bambini dormiranno [«staranno dormendo»]
(10) a partire dal prossimo anno saranno istituiti corsi di inglese per bambini
Non si osservano restrizioni rispetto alla distanza temporale che separa il momento dell’enunciazione dall’evento. Il ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] parola / affisso ed è quella che più si avvicina ai termini più usati in altre lingue, quali l’inglese combining form e il francese formant.
Le maggiori discrepanze nella classificazione degli elementi formativi sono dovute all’incerta attribuzione ...
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@ (at)
Il simbolo @ (detto anche a commerciale o chiocciola) è utilizzato nella lingua italiana soltanto in ambito informatico; in particolare, negli indirizzi di posta elettronica, serve a separare il [...] come abbreviazione delle parole latine a(nnus) ‘anno’, a(ut) ‘o’, a(lius) ‘altro’, a(nte) ‘prima’.
Più tardi, nella lingua inglese, questo simbolo si è specializzato con il valore di a(t) ‘presso’. Di qui il suo successivo impiego negli indirizzi di ...
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Glottologo (Bröndekilde, Fionia, 1787 - Copenaghen 1832), dal 1812 impiegato nella biblioteca dell'univ. di Copenaghen, dal 1831 prof. di lingue orientali. Recatosi in Islanda (1813-15), per rispondere [...] della lingua zenda e dello Zendavesta"). È autore anche di varie grammatiche pratiche (italiana, lappone, frisone, inglese, ecc.). Quando scrisse l'Undersögelse, R. non conosceva ancora il sanscrito, tuttavia, basandosi sulle concordanze morfologiche ...
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McCAWLEY, James D.
Giulio Lepschy
Linguista statunitense di origine scozzese, nato a Glasgow il 30 marzo 1938. Laureato in matematica all'università di Chicago (1958), ha poi conseguito un dottorato [...] cui si manifesta la comunicazione linguistica. I suoi interessi vertono principalmente sulla sintassi del giapponese, del cinese e dell'inglese, ma si è occupato anche di molte altre lingue. Le sue opere principali consistono di un importante manuale ...
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RUBOW, Paul Viktor
Mario GABRIELI
Filologo, critico e storico della letteratura danese, nato a Copenaghen il 9 marzo 1896. Lettore di danese alla Sorbona (1928-29), piofessore di letteratura danese [...] di G. B." 1933; Søren Kierkegaard, 1950; H. Drachman, 1945-50). Brillante stilista e conoscitore sicuro della letteratura inglese e francese, ha trattato di Shakespeare, Dickens, Swinburne, Racine, Voltaire, Chateaubriand, Gide e Proust; pur nel suo ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...