Città della provincia di Napoli (fino al 1927 appartenente a quella di Caserta). È situata a soli 25 m. s. m., per quanto a 24 km. dal Mar Tirreno, nella zona più spiccatamente pianeggiante della Campania, [...] il Volturno. Dall'allevamento del bestiame, tuttora notevole nel territorio di Capua, deriva l'importanza dell'industriacasearia; nella città è stata di recente impiantata una fabbrica di macchine agricole.
Stazione ferroviaria sulla Roma-Caserta ...
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Regione della Spagna settentrionale, confinante ad O. con la Galizia, a S. col León, ad E. con la Vecchia Castiglia, e bagnata a N. dal Golfo di Biscaglia. Ha 10.894 kmq. di superficie. Montuosa in ogni [...] la zona costiera, ha anch'essa estesi pascoli e vaste foreste; intenso è l'allevamento, che ha fatto sviluppare l'industriacasearia. Nei bacini del Nalón e del suo affluente Caudal si trovano i più importanti giacimenti carboniferi della Spagna, che ...
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Per bestiame s'intende l'insieme degli animali domestici utili all'agricoltura. Essi appartengono tutti alla classe dei Mammiferi e a quella degli Uccelli. Fanno parte dei Mammiferi: il cavallo, l'asino, [...] a vicenda per lo sfruttamento dei rispettivi sottoprodotti: l'allevamento dei bovini e delle pecore p. es. origina l'industriacasearia e questa consiglia a sua volta di allevare suini per l'impiego di cascami e residui, non altrimenti utilizzabili ...
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Biomasse e bioraffinerie. Principi della valorizzazione delle biomasse attraverso bioprocessi. Processi di produzione in essere e futuri. Bibliografia
In questo contesto si definisce biomassa qualsiasi [...] essere considerati i reflui zootecnici. Per passare a lavorazioni più fini, sono di interesse i reflui dell’industriacasearia, costituiti principalmente da siero di latte; il glicerolo, sottoprodotto della produzione di biodiesel a partire da oli ...
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SVEZIA (XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, 11, p. 933)
Eugenia BEVILACQUA
Francesco CATALUCCIO
La popolazione della S. era, secondo una valutazione del dicembre 1959, pari a 7.471.345 unità e quindi [...] .000 t di latte, 100.000 t di burro e 50.000 t di formaggio. L'allevamento suino, che è connesso all'industriacasearia per l'utilizzazione dei residui della lavorazione come mangime, ha subìto un ulteriore aumento e nel 1959 vi erano 2.192.000 capi ...
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NORVEGIA (XXIV, p. 944; App. I, p. 899; II, 11, p. 414)
Eugenia BEVILACQUA
Florio GRADI
Francesco CATALUCCIO
Popolazione. - Nel 1957 il numero degli abitanti risultava di 3.477.786 con una densità [...] di ovini e suini; quest'ultimo allevamento è ancora inferiore al potenziale in rapporto allo sviluppo dell'industriacasearia. L'allevamento degli animali da pelliccia è ancora notevole, ma essendo collegato alla moda internazionale ha registrato ...
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Popolazione. - Secondo il censimento del 1955 la popolazione della Danimarca era di 4.448.401 ab., presentando un aumento dal censimento precedente (1945) di 403.169 unità; nell'ultimo secolo la popolazione [...] 100 ab. I due allevamenti sono strettamente legati tra loro in quanto il primo, oltre a sostenere una sviluppata industriacasearia, permette il nutrimento degli animali del secondo con i residui della lavorazione del latte.
Commercio. - Il commercio ...
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MANTOVA (XXII, p. 167)
La città, pregiudicata dalla sua stessa funzione, esercitata in passato, di fortezza, non ha ancora un piano regolatore che ne consenta lo sviluppo organico. Tuttavia in questi [...] trae alimento dalla trasformazione dei prodotti del suolo o dai bisogni dell'agricoltura stessa: prima fra tutte l'industriacasearia, per la produzione del formaggio grana di tipo parmigiano-reggiano, che rappresenta circa un quarto della produzione ...
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RAGUSA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Città capoluogo della provincia omonima: domina da occidente la valle dell'Irminio, o fiume di Ragusa, una delle più ampie e caratteristiche della regione Iblea, [...] per kmq. 436,12. Esso produce principalmente cereali, uva, olive e lino; ma ha anche estesi pascoli. Oltre all'industriacasearia è in quel territorio assai sviluppato l'allevamento col commercio degli equini. Ma più nota è Ragusa per quella roccia d ...
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LUZZARA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Alberto BALDINI
Piccola città della provincia di Reggio nell'Emilia, d'origine romana secondo alcuni, certo nota fin dal tempo dei Franchi (fine del sec. VIII); [...] fertile: produce cereali, uva ottima e molti foraggi, onde vi è intenso l'allevamento dei bovini e sviluppatissima l'industriacasearia. In qualche frazione (Villarotta) si lavora il truciolo. Il comune conta (1931) 9842 ab. (10.218 nel 1921): la ...
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caseario
caṡeàrio agg. [del lat. tardo casearius, der. di caseus «cacio»]. – Che riguarda la produzione e lavorazione dei latticinî: industria, azienda casearia.
occhiatura
s. f. [der. di occhio; cfr. anche occhiato]. – Nell’industria casearia, caratteristica di alcuni formaggi (spec. dell’emmental) la cui pasta si presenta internamente provvista di buchi. Il termine è usato anche nell’industria dei...