Collezionista e antiquario (Londra 1805 - Buckfastleigh Abbey 1861); continuando l'attività del padre Samuel (1771-1842), s'interessò soprattutto di incunaboli e manoscritti. Studiò gli autografi di Melantone [...] e di J. Milton e pubblicò (1858) i Principia typographica, fondamentali per gli studî della xilografia. La sua casa di vendite mise all'asta importantissime collezioni, fra cui le biblioteche di W. Beckford, ...
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ANGELO da Vallombrosa
Ada Alessandrini
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV.
Incerto è il suo cognome di famiglia: nei repertori degli incunaboli le sue pubblicazioni sono poste sotto "Angelo [...] sua tomba.
Fonti e Bibl..: Per le epistole e i libelli, di e ad A., editi anteriormente al 1500, si rimanda ai repertori di incunaboli, e precisamente a: L. Hain, Repertorium bibliographicum, I, 1, Milano 1948, pp. 589 s., n. 1096 a-e; W. A. Copinger ...
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I tipografi che operarono dalla seconda metà del 15° sec. ai primi anni del 16° (fino al 1520, secondo i più). Le loro opere sono dette incunaboli tipografici. Talora il termine è riferito al primo tipografo [...] che operò in una città o in una regione ...
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Teologo domenicano (sec. 13º), discepolo di Alberto Magno, priore dei domenicani a Strasburgo, autore di un Compendium theologicae veritatis, manuale in sette libri, diffuso in numerosi manoscritti, incunaboli [...] e stampe (trad. anche in ted.), che risente dell'ambiente neoplatonico di Colonia ...
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Bibliofilo italiano. Nella seconda metà del sec XVIII faceva il negoziante ad Amsterdam. Possedeva una splendida biblioteca, ricca d'incunaboli e di antichi libri italiani, della quale pubblicò (1776) [...] un importante catalogo in 6 volumi. Nel 1779 decise di venderla all'asta (catalogo in 5 voll., Amsterdam 1789-93), eccettuati i libri di storia letteraria che furono venduti dopo la sua morte (Amsterdam ...
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Bibliografo belga (Colindres 1752 - Bruxelles 1813), d'origine spagnola. Scrisse la storia della Biblioteca reale di Bruxelles (1809), che diresse, e fu uno dei primi studiosi di incunaboli (Dictionnaire [...] bibliographique choisi du XVème siècle, 1805-07). È andata dispersa la sua ricca biblioteca, che catalogò a stampa (1792; 1803) e vendette prima al marchese C. Arconati, poi, dopo averla riacquistata, ...
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Astronomo e bibliografo domenicano (Saorgio, Nizza, 1714 - Roma 1794); dal 1759 fu prefetto della biblioteca Casanatense, che portò a grande splendore arricchendola di migliaia di volumi, stampati (soprattutto [...] incunaboli) e manoscritti, incisioni, stampe, e di cui pubblicò parte del catalogo (5 voll., 1761-1790). A lui si deve anche un Catalogus historico-criticus Romanarum editionum saeculi XV (1783). Nel convento della Minerva fondò un osservatorio ...
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Bibliografa (Parigi 1840 - ivi 1900); dopo avere studiato le più antiche stampe liturgiche delle diocesi francesi (prima donna che facesse ricerche in Vaticano) e aver pubblicato cataloghi di incunaboli [...] di varie città (Digione, 1886; Versailles, 1889; Lione, 1893), volse la sua esperienza alla grande impresa del Catalogue général des incunables des bibliothèques publiques de France, che iniziò a sue spese ...
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Bibliofilo (Orvieto 1857 - Firenze 1933). Raccolse una ricca biblioteca di manoscritti, autografi e libri a stampa, che legò in parte alla Biblioteca comunale di Orvieto (libri a stampa e incunaboli) e [...] in parte alla Biblioteca nazionale di Firenze (500 manoscritti circa, nella maggioranza italiani, dei secc. 13º-16º, tra i quali codici di opere di Dante, Petrarca, Boccaccio, e oltre 5000 lettere di letterati ...
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Bibliofilo romano (Roma 1796 - Venezia 1854). Con la consorte Luisa Carlotta di Borbone, vedova del duca Massimiliano di Sassonia, raccolse (dal 1838) una preziosa biblioteca di circa 1200 manoscritti, [...] 2500 incunaboli, 6000 opere a stampa. La raccolta, donata (1855) alla Compagnia di Gesù, fu trasportata a Vienna (1877) e di lì a Linz. Nel 1921 tornò a Roma, entrando a far parte della Biblioteca Vaticana (Fondo rossiano). ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...