POLIDORI, Filippo Luigi
Giulio Natali
Letterato, nato a Fano il 23 febbraio 1801, morto a Firenze il 12 ottobre 1865. Lavoratore indefesso, accuratissimo scrittore, pubblicò versi, due tragedie, edizioni [...] Bibl.: L. Banchi, Necrologia di F. L. P., in Archivio storico italiano, s. 3ª, III (1866); A. Mabellini, Manoscritti e incunaboli della Biblioteca comunale di Fano, Fano 1905, p. 65 segg. (per i numerosi manoscritti del P.); id., Lettere inedite di N ...
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GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] giudizio del G. che nella lettera di dedica riteneva il testo superiore a tutti gli altri in materia. Ben 17 edizioni di incunaboli ne fanno infatti uno dei libri di medicina più popolari del tempo (IGI, 6382-6387, 6384 A), presente nelle biblioteche ...
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Virgilio
Maria Grazia Palutan
Il primato assoluto di V. nella cultura dell’Europa latina ha permesso uno status unico nella conservazione della sua opera, la cui tradizione manoscritta parte da due [...] Tra Quattrocento e Cinquecento si susseguono decine di edizioni, sia delle opere sia dei commenti (Mambelli 1954 registra 150 incunaboli e 328 cinquecentine), tra le quali spiccano quella curata da Cristoforo Landino (Firenze 1487), quella di Filippo ...
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Segno d’interpunzione che compare negli antichi papiri greci dell’età ellenistica, consistente in una lineetta marginale fra due righe di scrittura, per segnalare una divisione nel testo o una pausa, come [...] in continuazione all’argomento precedente (e con le stesse funzioni e la medesima forma continuò a essere adoperato negli incunaboli).
In epoca moderna, segno grafico, di forma §, che contrassegna le parti di uno scritto designate anch’esse con lo ...
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Cardinale (Bari 1592 - Roma 1675); vescovo di Capaccio, dovette rifugiarsi a Roma per controversie giurisdizionali; fu elevato al cardinalato (1633) con gesto ostile alla Spagna, la quale vietò al B. di [...] . la biblioteca, abbandonata a se stessa, languì; dopo l'unificazione subì alterne vicende, finché fu unita alla Nazionale di Napoli, di cui attualmente fa parte. Conserva un'importante raccolta di manoscritti greci e incunaboli di notevole pregio. ...
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GRENVILLE, Thomas
Seymour de Ricci
Uomo politico e bibliofilo, nato a Wotton Hall (Buckinghamshire) il 31 dicembre 1755, morto a Londra il 7 dicembre 1846. Deputato nel 1780, fu partigiano di Fox; nel [...] greci, specialmente Esopo e Omero, classici italiani e spagnoli (Dante, Petrarca, Ariosto, Cervantes), libri sull'Irlanda, e infine incunaboli stampati su pergamena. Tra questi ultimi vanno ricordati: la Bibbia di Gutenberg, il Salterio del 1457 e il ...
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GUIDOTTO da Bologna
Sonia Gentili
Autore di incerta identità, forse maestro di retorica, vissuto nel secolo XIII. Il suo nome ci giunge attraverso una famiglia di codici del Fiore di rettorica, rielaborazione [...] S5), intitolazione che il curatore dice d'aver tratto dalle stampe di centottant'anni prima, cioè dagli incunaboli datati al 1478, che avrebbero recitato "Comicia la elegantissima dottrina delo excellentissimo Marco Tullio Cicerone chiamata retorica ...
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BELTRAMELLI, Giuseppe
Nicola Raponi
Nacque a Bergamo nel 1734 da nobile famiglia. Inviato dal padre, un erudito amico del Tiraboschi, a studiare a Bologna, fu alunno di quel collegio dei gesuiti e membro [...] immobili e delle sue raccolte, che furono valutate 70.000 lire; la libreria, di cui facevano parte 1.200 manoscritti e incunaboli assai rari, fu venduta all'asta l'8 febbr. 1790 e acquistata per 36.000 lire dal marchese Agostino Caglioni. La vendita ...
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IACOPO da Balsemo
Cristina Quattrini
Non si conosce l'esatta data di nascita (avvenuta prima del 1429; Cortesi - Mandel) di questo miniatore, figlio di Ambrogio, documentato a Bergamo fra il 1451 e [...] fa di I. la figura meglio definita nell'oscuro panorama della miniatura bergamasca del secondo Quattrocento. Oltre a quelli citati, vari altri codici e incunaboli (tutti presso la Biblioteca civica A. Mai: Sala, I.D.8.9 e I.D.9.20, Inc., 3.226 e C.V ...
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LOMBARDI, Antonio
Franco Arato
Nacque a Modena il 22 sett. 1768 da Venerio e da Barbara Zerbini. Laureatosi nell'Università cittadina in matematica, ottenne il titolo di perito ingegnere ed esercitò [...] francese. Assolse la missione con discreto successo, dato che all'appello mancarono alla fine solo tre codici e un incunabolo (ma risultarono perdute sessantasei edizioni di pregio). A documentare queste e altre vicende il L. scrisse una Storia della ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...