Jarman, Derek
Bruno Di Marino
Pittore, regista e scenografo teatrale e cinematografico inglese, nato a Northwood (Middlesex) il 31 gennaio 1942 e morto a Londra il 19 febbraio 1994. Figura chiave della [...] incentrato sulla contaminazione tra passato e presente, Storia e Natura, collage e narrazione, oscilla tra la massima improvvisazione e il controllo della messa in scena. Dei suoi film fu anche soggettista e sceneggiatore, talvolta in collaborazione ...
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BARBIERI, Ulisse
Alberto Asor-Rosa
Nato a Mantova l'8 febbr. 1842, fu a sedici anni imprigionato dalla polizia austriaca per essere stato sorpreso ad affiggere manifesti patriottici e condannato a quattro [...] 'opera, dal dramma alla commedia, dai canovacci per riviste e féeries alla poesia. Su tutto appare evidente il segno dell'improvvisazione più frettolosa e superficiale, pur non mancando al B. doti genuine di generosità e di entusiasmo.
Se è possibile ...
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ALBERTI
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Famiglia di attori, fiorita alla fine del Settecento e durante tutto l'Ottocento. Il capostipite fu Daniele, nato a Genova intorno al 1770 e morto a Napoli nel 1842. Fuggito da Genova nel [...] impresario e come autore. Debuttò a Parma nella compagnia di F. A. Bon, rivelandosi subito come specialista nell'improvvisazione e nell'ampliamento estemporaneo della parte, secondo il diffuso costume dell'epoca. Passato al teatro dei Fiorentini a ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] pensionati è il problema più grave. Le pensioni sono piuttosto basse, e il reddito di chi si ritira dal lavoro scende improvvisamente di un terzo o anche della metà, con la conseguenza che molti anziani si trovano a fronteggiare per la prima volta ...
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LOMBARDO, Giovan Donato, detto il Bitontino
Teresa Megale
Fu tra i comici dell'arte comunemente soprannominato "il Bitontino", dalla città pugliese che, in data sconosciuta, gli dette i natali. Fece [...] L. esprime la sua concezione, che concilia il mondo professionale degli attori con quello dei dilettanti, dando valore all'improvvisazione, come pratica centrale per entrambi.
Il nome del L. è legato altresì alla commedia Il fortunato amante (Messina ...
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Tognazzi, Ugo
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico e attore teatrale, nato a Cremona il 23 marzo 1922 e morto a Roma il 27 ottobre 1990. Negli anni Cinquanta fu uno dei re delle platee [...] T. spinse talvolta verso zone pericolose il suo personaggio sostanzialmente antipatico di borghese, di solito un professionista che improvvisamente si accorge di non poter primeggiare in un mondo che pensava costruito a sua immagine e somiglianza e ...
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BASSI, Domenico
Ada Zapperi
Nacque a Chiavenna (Sondrio) nel 1834 da una famiglia di comici. Il padre, Valentino, che aveva sposato l'attrice Adelaide Pasquali, si era conquistato una buona fama di [...] in versi, il B. affidò la sua forza di attore di sicura comicità alla sua arguzia e alla sua capacità d'improvvisazione, che, non gli impediva d'imparare le parti a memoria, al punto di poter recitare molte volte senza suggeritore. Egli possedeva ...
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BUONOMO, Ambrogio
Ada Zapperi
Attore napoletano, nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XVI. Secondo un documento citato dal Croce, era già attivo sulle scene napoletane verso il 1589, [...] valentissimo. La sua specialità era costituita dagli intermezzi nei quali eccelleva per il gioco scenico abilissimo, imperniato sulla improvvisazione, su un vero, fuoco di fila di lazzi, di battute, di trovate mimiche esilaranti. Attore di schietta ...
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Teatro
Dominique Fernandez
sommario: 1. La fine di un'epoca. 2. Pirandello apre la crisi del teatro drammatico. 3. Brecht impone il teatro epico. 4. Parentesi sull'Ottobre teatrale. 5. Il teatro dell'assurdo. [...] Non è vero! non è vero! Ce ne accorgiamo bene, - quando in qualcuno dei nostri atti, per un caso sciaguratissimo, restiamo all'improvviso come agganciati e sospesi: ci accorgiamo, voglio dire, di non esser tutti in quell'atto, e che dunque un'atroce ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] ), dall’altro si determinava una cruciale apertura nei confronti del parlato spontaneo grazie alla recitazione all’improvviso, affidata agli attori e basata soltanto su un preesistente canovaccio.
➔ Carlo Goldoni, pur rifiutandone le schematizzazioni ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...