Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la [...] parte Sulle idee, cioè le figure o qualità dello stile), e furono introdotti nelle scuole, in cui dominarono fino in epoca bizantina. Fra i numerosi commentarî è particolarmente degno di rilievo quello ...
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In musica, composizione strumentale analoga alla toccata, affermatasi agli inizi del 16° sec., con carattere d’improvvisazione, destinata a un solo strumento e scritta al fine di ‘ricercare’ e sperimentare [...] le possibilità e le sonorità dello strumento stesso.
Anche composizione strumentale polifonica scritta con l’intento di elaborare in maniera contrappuntistica un determinato tema musicale. Dopo i primi ...
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Petit, Philippe. – Funambolo francese (n. Nemours 1949). Autodidatta, ha manifestato precocemente una forte predisposizione per l’improvvisazione e gli happening di strada, apprendendo da solo le tecniche [...] della prestidigitazione e del funambolismo e inscenando performance estemporanee e creative fuori di ogni spazio organizzato. Raggiunta notorietà nel 1971, quando a Parigi ha compiuto la traversata dello ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] asimmetrico: dieci pulsazioni (2+3+2+3). Sul sam, tempo forte e primo tempo del ciclo, i due musicisti che improvvisano si ritrovano assieme. Un concetto teorico importante è inoltre quello di rasa (linfa, essenza) che indica il carattere e lo stato ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli [...] e negli anni 1960 con il j. samba di S. Getz e altri), altre estese a una sorta di folclore universale mediato dall’improvvisazione e proposto prima in seno al free j. da Coltrane e D. Cherry e poi assurto a genere autonomo con l’epiteto di world ...
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Musicista ungherese naturalizzato italiano (Pécs 1932 - Venezia 2020). Ha compiuto gli studi musicali a Roma, perfezionandosi con G. Petrassi. Ha preso parte al gruppo di improvvisazione di Nuova Consonanza [...] e poi a Musica elettronica viva. Docente presso i conservatori di Bologna e di Roma, direttore dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini (1978-92), ha scritto musica ...
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Titolo di un disco (1960) del sassofonista O. Coleman passato a indicare uno stile di jazz caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà armonica e ritmica – data dall’improvvisazione individuale [...] e/o collettiva – e dal rifiuto di schemi formali precostituiti. Il f. si distinse per una forte componente di protesta sociale e politica (A. Ayler, C. Taylor, D. Cherry). In seguito gli elementi trasgressivi ...
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Stile di jazz proprio di complessi formati da musicisti non afroamericani. Nato come imitazione della musica nera tipica di New Orleans, e anch’esso basato sul largo uso dell’improvvisazione, il d. rappresenta [...] un’evoluzione del linguaggio jazzistico, dovuto principalmente alla maggiore padronanza tecnica degli strumenti.
Fra le orchestre di d. la Original D. jazz band, che incise nel 1917 il primo disco di ...
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Clarinettista e compositore francese (n. Bayonne 1935); ha studiato clarinetto e direzione d'orchestra con P. Dervaux. Valido interprete della letteratura per clarinetto classica e contemporanea, è anche [...] è stato tra i fondatori del free jazz europeo e più volte premiato come autore di colonne sonore (, nelle sue improvvisazioni utilizza strumenti quali il sassofono, il clarinetto, il bandoneon (un tipo di fisarmonica), sia come solista sia con altri ...
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scat Forma jazzistica di canto, intonato su sillabe prive di senso, scelte solo per gusto ritmico e fonico. Già in uso nella musica popolare, fu introdotto nel jazz da L. Armstrong e fu usato sia nell’improvvisazione [...] sia in vere e proprie composizioni (per es., Ool-Ya-Koo di D. Gillespie) ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...