Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] costo per le fratture ecclesiali, e che, pur con modalità che non sono del tutto chiarite, aveva concesso l’imprimatur al volume. Ma questa consapevolezza non era condivisa nella gerarchia cattolica italiana e dopo poco il volume veniva ritirato dal ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] novembre si fece sapere che Bonaparte aveva dato disposizione perché nulla più si stampasse a Venezia senza l'imprimatur del comandante della piazza Sérurier o di suoi delegati. Pochi giorni dopo la municipalità rafforzava l'ufficio di controllo ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] dell'opera, quando, per sua fortuna, Morosini è già morto. Un'indubbia ironia della sorte nel negato imprimatur ecclesiastico ad una storia tanto religiosamente preoccupata d'un autore personalmente tanto devoto. E suona quasi sarcastico sia ...
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imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso per delega dal suo vicario generale,...
nihil obstat quominus imprimatur
‹nìil òbstat ku̯òminus ...› (lat. «nulla osta a che si stampi»). – Formula che viene stampata in principio o alla fine di libri, fogli o immagini editi con la prescritta licenza dell’autorità ecclesiastica...