In citologia, cellula del sangue e dei tessuti connettivi, di dimensioni relativamente grandi, capace di fagocitare e digerire con meccanismo enzimatico cellule e detriti vari. Ha un ruolo essenziale in [...] immunologia poiché in grado di presentare l’antigene (➔ immunità). ...
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Antigene
Patrizia Vernole
Viene definita antigene qualsiasi sostanza estranea che introdotta in un organismo sia capace di provocare la formazione di anticorpi e di reagire in modo specifico con essi [...] inducendo una risposta immunitaria (v. immunità). Gli antigeni in genere sono molecole complesse ad alto peso molecolare (maggiore di 10.000 dalton), spesso proteine o polisaccaridi, più raramente lipidi; gli acidi nucleici, invece, non presentano ...
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risposta immunitaria
Meccanismo di difesa messo in atto con meccanismi naturali o acquisiti nei confronti di sostanze estranee (antigeni), quali microbi, virus, macromolecole estranee ecc., che penetrano [...] difesa, che sono deputati al riconoscimento e all’eliminazione dell’antigene e sono rappresentati dall’immunità naturale e dall’immunità acquisita. L’immunità naturale (innata o nativa) entra in funzione nel momento in cui la sostanza estranea tenta ...
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Microbiologo (Torino 1899 - Milano 1970); prof. univ. dal 1939, ha insegnato microbiologia agraria e tecnica nell'univ. di Milano. Con S. Belfanti nel 1932 ha isolato la lecitasi nel pancreas, e nel 1927, [...] l'aspetto fisico-chimico dei fenomeni di antagonismo microbico. Ha studiato in particolare l'esistenza dell'immunità acquisita nei vegetali; la degradazione microbica degli steroidi e i processi microbiologici della conservazione dei foraggi insilati ...
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MHC (Major histocompatibility complex)
Guido Poli
Insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei Vertebrati (nell’uomo presente sul cromosoma 6 per 3,6 megabasi) essenziali per la [...] nostra capacità di difesa immunitaria da agenti microbici (e, presumibilmente, dall’insorgenza di neoplasie), ovvero l’immunità specifica o adattativa nella sua componente T linfocitaria. Le proteine MHC sono infatti espresse alla superficie ...
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Batteriologo americano, nato a West Hartford, Conn., il 10 febbraio 1897. Addottoratosi presso la Harvard University nel 1930, fu poi assistente e professore presso la scuola di medicina della stessa università; [...] , il reparto ricerche per le malattie infettive, all'ospedale pediatrico di Boston. Ha eseguito ricerche sull'anafilassi, sulla immunità nelle infezioni batteriche, su varie malattie da virus dell'uomo e degli animali. Nel 1954 gli fu conferito il ...
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fagocitosi
Processo biologico mediante il quale determinati elementi unicellulari (Protozoi, come le amebe; globuli bianchi polinucleati ecc.), mediante emissione e retrazione di prolungamenti (pseudopodi), [...] , ma nel caso questa venga superata, entrano in funzione i meccanismi interni di difesa, rappresentati dall’immunità naturale e dall’immunità acquisita. L’immunità naturale, o innata o nativa, entra in funzione nel momento in cui la sostanza estranea ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] ma anche favorente la risposta immunitaria: esse sono infatti in grado di attivare da un lato tutta la serie linfocitaria (immunità cellulomediata e umorale) e dall'altro tutta la serie macrofagica a livello dei vari organi. Va fatto presente che non ...
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Vaccini intelligenti
MMaria Lattanzi
Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
di Maria Lattanzi, Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
Vaccini intelligenti
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di immunologia. [...] vol. XI).
Come si può comprendere, la vaccinazione a DNA risulta utilissima per quei patogeni per i quali è richiesta un'immunità di tipo cellulo-mediato, come nel caso delle infezioni virali per le quali non è stato ancora sviluppato un vaccino (ad ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] e IL-13. A seconda dell'agente patogeno che deve essere eliminato, e quindi del tipo più efficace di risposta immune richiesta, uno dei due fenotipi è chiamato in gioco. Questo accade anche per l'autoimmunità. Esistono, per es., malattie autoimmuni ...
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immunita
immunità s. f. [dal lat. immunĭtas -atis, der. di immunis: v. immune]. – 1. a. In senso storico, esenzione da oneri pubblici (lat. munera) o aggravî fiscali, secondo un istituto che risale al basso Impero e perdura durante l’alto...