portatore sano
Individuo che ospita dei microrganismi patogeni senza presentare alcuna sintomatologia morbosa: si tratta di soggetti particolarmente resistenti (di solito grazie a una immunità acquisita [...] precedentemente), nei quali i microrganismi vivono come saprofiti. I p. s. hanno molta importanza dal punto di vista epidemiologico perché possono infettare altre persone che frequentano senza nessuna ...
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Nuova infezione insorgente in uno stesso soggetto e dovuta agli stessi microrganismi che hanno provocato precedentemente un processo morboso guarito senza lasciare uno stato di immunità assoluta. Le r. [...] esogene sono prodotte da germi provenienti dall’esterno dell’organismo (chiamate più propriamente super-infezioni se si manifestano quando il processo morboso non è ancora estinto); le r. endogene sono ...
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vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] dovuti a rosolia contratta nel primo trimestre di gravidanza. Una sola dose di questo v. è sufficiente a conferire un’immunità duratura. È pressoché privo di effetti collaterali.
Il v. del papilloma virus è diretto contro 4 ceppi dell’HPV (Human ...
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. Anticorpi (v. in questa App.; e immunità, XVIII, p. 893) contenuti nel sangue e capaci di agglomerare, far collabire in masse più o meno cospicue (micro- e macroscopiche) elementi cellulari dispersi [...] agglutinine inoculando in animali globuli rossi di altra specie, batterî varî, protozoi, ecc.
Il potere agglutinante di un siero immune è altamente specifico (contro una e non altra specie cellulare): ci si serve di questa proprietà per stabilire o ...
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Sostanza di natura proteica (immunoglobulina) che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria provocata da una molecola estranea (antigene) a cui si lega specificamente (➔ immunità).
A. catalitici [...] A. capaci di catalizzare in modo efficiente e selettivo una reazione chimica (detti anche abzimi). Si legano fortemente allo stato di transizione del substrato della reazione in questione abbassandone ...
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Originariamente, la cura, attuata per alcune malattie infettive (scarlattina, tifo ecc.), consistente nella somministrazione di vaccini o di sieri specifici, per realizzare uno stato di immunità, rispettivamente [...] attiva o passiva. Il termine si è poi esteso a indicare tutti gli interventi (farmacologici, vaccinali, sierologici, di manipolazione cellulare) in grado di agire sul sistema immunitario per modularne ...
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Nel linguaggio medico, linfociti k. (o anche cellule k.), particolare popolazione di linfociti in grado di fissarsi a cellule bersaglio di varia natura, provocandone la morte (➔ immunità; linfocito).
In [...] immunologia, il processo attraverso il quale le cellule fagocitanti i batteri riescono a contenere l’aggressione microbica è detto killing. Il meccanismo viene messo in atto grazie alla produzione e alla ...
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portatóre sano Individuo che ospita microrganismi patogeni senza presentare alcuna sintomatologia morbosa. I p.s. (o portatori immuni) sono soggetti particolarmente resistenti, di solito grazie a una immunità [...] acquisita. Si distinguono dai portatori precoci (individui che hanno la malattia in incubazione) e dai portatori convalescenti (che l'hanno superata da poco) ...
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immunita
immunità s. f. [dal lat. immunĭtas -atis, der. di immunis: v. immune]. – 1. a. In senso storico, esenzione da oneri pubblici (lat. munera) o aggravî fiscali, secondo un istituto che risale al basso Impero e perdura durante l’alto...