Dal 28 maggio 1937 al 10 maggio 1940 fu primo ministro di Gran Bretagna, leader del partito conservatore dal maggio 1937 al novembre 1940, fieramente ostile all'ideologia e alla politica interna ed estera [...] di parte laburista. Perseguì tenacemente un programma di rappacificamento con i dittatori, nella speranza di poter evitare così, e a questo prezzo, l'alea e il cimento della guerra. Ma non risponde a verità ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] un anticlericalismo più risentito, a una più decisa ripresa di tesi epicuree e spinoziane e a una più massiccia campagna ideologica. La disputa emerse cautamente nei primi scritti di Montesquieu e Voltaire, acquistò impeto verso la metà del secolo in ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Boston 2003, pp. 3-41, in partic. 10-14 e 31-34; F. Amarelli, Il De mortibus persecutorum nei suoi rapporti con l’ideologia coeva, in Studia et Documenta Historiae et Iuris, 36 (1970), pp. 207-264.
85 Cfr. G. Zecchini, La storiografia da Lattanzio ad ...
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Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa [...] impersonata dal suo clero.
L’a. assunse grande importanza politica nel sec. 19°. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito dai postulati del positivismo, e si configurò ...
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PAPEN, Franz von (XXVI, p. 251)
La missione di von P. quale ambasciatore a Vienna (dal giugno 1934) non ben vista nelle sfere dirigenti austriache alle quali erano noti i rapporti di von P. coi nazisti [...] austriaci, fallì anche agli scopi prefissisi dall'ambasciatore; giacché se von P. non condividendo del tutto l'ideologia nazista (rimase infatti sempre cattolico praticante), non era contrario ad un sincero riavvicinamento tra Austria e Germania, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Vettori
Gennaro Maria Barbuto
Nacque a Firenze l’8 novembre del 1474 da Piero e da Caterina Rucellai. Da parte sia di padre sia di madre, dunque, apparteneva al ceto ottimatizio fiorentino [...] e a tale ascendenza familiare restò fedele, esprimendo nei suoi scritti un’ideologia aristocratica profondamente avversa al popolo, ritenuto impreparato, incapace e pericoloso. Risulta, quindi, estraneo al tradizionale repubblicanesimo fiorentino e ...
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Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato [...] politico dell’età giolittiana (La Voce e l’età giolittiana, 1972), per poi iniziare a studiare la nascita dell’ideologia fascista (Le origini dell’ideologia fascista, 1975) e la figura di Mussolini (Mussolini e La Voce, 1976). Nel corso degli anni ha ...
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Lissouba, Pascal. – Uomo politico congolese (Tsinguidi 1931 - Perpignan 2020). Laureatosi in Biologia presso l’Università di Parigi, ministro dell’Agricoltura dall’agosto 1963, nel dicembre dello stesso [...] A. Massamba-Débat, carica che ha ricoperto fino all’aprile 1966. Fondatore nel 1991 del partito di ideologia socialdemocratica Union panafricaine pour la démocratie sociale, nell’agosto 1992 è stato democraticamente eletto presidente del Paese ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] Stati europei, e negli anni 1930 si delineò un movimento fascista internazionale che intrise della propria ideologia e del proprio costume anche regimi tradizionali. Il f. internazionale si presentò come reazione anticomunista e antirivoluzionaria ...
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Storico svizzero (Liestal, Basilea, 1886 - Francoforte sul Meno 1974), dal 1919 prof. nell'univ. di Francoforte sul Meno. Si è occupato soprattutto dell'ultimo periodo repubblicano di Roma (Die Nobilität [...] , 1921, 6a ed. 1960; Pompeius, 1949; Cicero, 1969), dell'antica storiografia (Fabio Pittore, Polibio, ecc.), della ideologia politica romana (Vom römischen Staat. Zur Politik und Gesellschafts geschichte der römischen Republik, 1943). Nelle Kleine ...
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ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero in una prospettiva antimetafisica,...
ideologico
ideològico agg. [der. di ideologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne l’ideologia o un’ideologia (soprattutto nel sign. corrente di questo termine): contrasti i.; i presupposti i. di un movimento sociale; il contenuto i. di una dottrina...