MOLECOLA (XXIII, p. 548)
Giampietro PUPPI
Oltre al problema costitutivo, risolto ove si giunga a specificare quali e quanti atomi entrano a far parte di una determinata molecola, ed ai problemi appartenenti [...] gas nobile più vicino nel sistema periodico. Poiché, escluso l'He, tutti i gas nobili hanno una configurazione elettronica esterna di otto elettroni, la teoria di Lewis è detta usualmente anche "teoria dell'ottetto". Sempre nella stessa grafia non ...
Leggi Tutto
Chimico fisico statunitense (Weymouth, Massachusetts, 1875 - Berkeley, California, 1946). I suoi interessi spaziarono in vari campi; propose una teoria costruttiva della radiazione elettromagnetica e si [...] acido-base, la formazione dei composti di coordinazione, ecc. Le idee di L. vennero diffuse tra il 1919 e il 1921 da I. Langmuir (fu lui a coniare il termine "ottetto") attraverso una serie di articoli e di conferenze pubbliche e il modello di legame ...
Leggi Tutto
In termini generali sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone ecc.), capace di attaccare i metalli (e alcuni loro ossidi) e in grado di reagire con altre sostanze, dette [...] grado di donare una coppia di elettroni). La definizione di Lewis modifica e amplia il concetto di a.: infatti, in questo = [H3O+] [OH−], si ha che Kb=Kw/Ka. Dal fatto che i valori di Ka e di Kb sono inversamente proporzionali, discende che un acido è ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] cioè a comunicare un messaggio univoco (G. Lewis, S.J. Tambiah). Lo studio del rapporto tale identità a prevalere nella filosofia del 17°-18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre la distinzione tra s. e segno, aprendo la via al suo ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio scientifico, l’insieme delle modalità di svolgimento di un fenomeno complesso, descritto (anche in forma ipotetica) come riconducibile a diverse fasi o al concorso di più fattori. Nel linguaggio [...] in addizione di acidi di Brönsted e di acidi di Lewis. Nel caso di un nucleofilo, importante è il caso dell . si dice piano se, per ogni membro, le traiettorie di tutti i punti sono parallele a uno stesso piano, altrimenti si dice spaziale.
Il ...
Leggi Tutto
Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] Secondo le definizioni di J.N. Brönsted e di G.N. Lewis, la specie basica, nel caso degli idrossidi, è lo stesso due lati paralleli; in tal caso anche l’altro prende il nome di b. e i due si distinguono in b. inferiore e b. superiore, o b. minore e b. ...
Leggi Tutto
Composto chimico derivato del benzene per sostituzione dell’idrogeno con un gruppo ossidrilico, di formula C6H5OH.
Generalità
Si presenta sotto forma di cristalli bianchi che fondono a 41 °C dando un [...] reagisce con benzene in presenza di catalizzatori quali gli acidi di Lewis, in particolare il cloruro di alluminio, per dare l’isopropilbenzene o di saccarato di calcio, analettici.
Fenoli
I f. sono composti derivati da idrocarburi aromatici e ...
Leggi Tutto
fugacità In chimica fisica, grandezza che tiene conto delle deviazioni presentate dai sistemi gassosi reali nei riguardi delle espressioni termodinamiche valide per i gas perfetti. Fu introdotta dal chimico [...] americano G.N. Lewis nel 1908. Per i sistemi termodinamici a un solo componente la f. (f) è definita dalle espressioni:
[1]
[2]
dove P è la pressione, T la temperatura termodinamica, R la costante del gas, G l’energia libera del sistema. La [2] ...
Leggi Tutto
Per quanto concerne gli aspetti termochimici della c. essi non presentano novità di particolare rilievo. Al confronto, considerevoli progressi sono stati fatti nel campo dei meccanismi di combustione.
Nelle [...] o di fiamme a diffusione, e diversi sono ovviamente i bruciatori che si adottano nei due casi.
Nelle fiamme Semenov, Some problems of chemical kinetics and reactivity, Londra 1959; B. Lewis, G. Von Elbe, Combustion, flames and explosion of gases, New ...
Leggi Tutto
La c. è stata in quest'ultimo decennio oggetto di numerosi studî sia a sfondo puramente teorico sia a scopi eminentemente pratici. È noto che, secondo la classica definizione di Berzelius, la c. può riguardarsi [...] A. Balandin) che per essere attivi nell'idrogenazione del benzolo i metalli devono presentare facce ottaedriche e raggi atomici compresi tra 1 o come accettori di doppietti elettronici (G. N. Lewis).
Nei silico-alluminati, ad esempio, la sostituzione ...
Leggi Tutto
lewisiano
‹lui∫i̯àno› agg. [der. del nome dell’Isola di Lewis, nelle Ebridi (arcipelago a ovest della Scozia)]. – In geologia stratigrafica, termine usato per indicare alcuni tipi di gneiss (rocce metamorfiche) di età precambriana affioranti...
postSaddam
(post-Saddam), agg. inv. Successivo alla caduta del regime di Saddam Hussein (1937-2006). ◆ l’obiettivo degli attacchi erano esclusivamente i soldati americani, indicati come forza d’occupazione del paese, più qualche «collaborazionista»...