Fisiologo tedesco (Alt-Gersdorf, Sassonia, 1834 - Lipsia 1918), prof. a Vienna, Praga, Lipsia; socio straniero dei Lincei (1899). Interessato alla fisiologia dei processi percettivi, nel 1861-64 pubblicò le parti dei Beiträge zur Physiologie concernenti la percezione dei fenomeni spaziali. Iniziò così una lunga disputa con Helmholtz, che venne alimentata dallo studio sulla visione dei colori pubblicato ...
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Fisiologo (Vienna 1866 - Papenhausen, Meclemburgo, 1948), figlio di Ewald; prof. a Praga (1901) e a Colonia (1913), autore d'importanti studî di fisiologia e fisiopatologia del sistema nervoso, dei muscoli, dell'apparato cardio-circolatorio. Nel 1924 scoprì nel coniglio il cosiddetto nervo carotideo (detto oggi in suo onore anche nervo di H.), che bilateralmente collega la regione del seno carotideo ...
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Dottrina di derivazione omeopatica, formulata da C. Hering (1800-1880), secondo la quale le affezioni morbose andrebbero curate con i prodotti stessi della malattia (per es., proglottidi di tenia cotte [...] somministrate per via orale ai soggetti parassitati dal verme, e procedimenti simili) ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'ambiente interno all'omeostasi
Stefano Canali
Dall'ambiente interno all'omeostasi
A partire dalla metà del XIX sec., l'applicazione [...] di un'autoregolazione (Selbsteuerung) della respirazione era stata avanzata per la prima volta nel 1868 da Karl Ewald Konstantin Hering (1834-1918), padre di Heinrich Ewald, e da Joseph Breuer (1842-1925), i quali avevano dimostrato che i riflessi ...
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Strabismo
Luciano Cerulli
Con il termine strabismo (dal greco στραβισμός, derivato di στραβός, "losco, strabico") si intende la perdita del normale parallelismo degli assi oculari. Questa condizione [...] armonico spostamento dei due occhi, la muscolatura estrinseca oculare obbedisca a due leggi: la legge di Sherrington e quella di Hering. Secondo la legge di Sherrington, quando a un muscolo che fa compiere un dato movimento al bulbo oculare arriva un ...
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Omeopatia
Gabriela Mazzanti
L'omeopatia (composto del greco ὅμοιος, "simile", e -πάθεια, dal tema παθ- del verbo πάσχω, "soffrire") è una teoria medica in base alla quale il malato viene trattato con [...] , che aveva conosciuto Necker a Pozzuoli, si sviluppò dalla seconda metà dell'Ottocento. Negli Stati Uniti fu divulgata da C. Hering, ma il suo massimo esponente fu J.T. Kent, definito 'nuovo Hahnemann'; a lui fanno capo le scuole uniciste, che ...
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Visione
LLamberto Maffei
di Lamberto Maffei
Visione
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni sull'anatomia del sistema visivo. 3. Elettrofisiologia della visione: a) recettori retinici; b) neuroni retinici; [...] si ha una sensazione di nero, ma piuttosto di grigio. Hering chiamò questa sensazione Eigengrau, e già nel secolo scorso ipotizzò un risultati. I grandi psicofisici del secolo scorso come Helmholtz, Hering, Mach, per nominare i più famosi, hanno fatto ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] la dimensione e la grandezza degli oggetti percepiti) sottolineano questa funzione dell’apprendimento.
Per i nativisti, invece, come E. Hering e C. Stumpf, la retina è in grado di percepire direttamente la spazialità e lo spazio è tendenzialmente una ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] tre i colori fondamentali.
A partire dagli anni Settanta, alla teoria di Young-Helmholtz si oppone in parte Karl Ewald Hering (1834-1918), che si riallaccia alla tradizione di Goethe ripresa da Purkynje e studia l'aspetto soggettivo della visione. La ...
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DE RENZI, Enrico
Alberto Zanchetti
Nacque a Paternopoli (Avellino) il 12 sett. 1839, da Salvatore, celebre storico della medicina in Italia e docente nell'ateneo napoletano, e da Maria Teresa Prudente. [...] e un'acuta discussione delle tesi opposte di L. Traube e di I. Rosenthal e dei riflessi di K. E. K. Hering e J. Breuer; e a dimostrare la natura sperimentale dell'approccio ai problemi medici, ecco il resoconto delle sperimentazioni personali con lo ...
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aringa1
aringa1 s. f. [dal germ. haring (cfr. ted. Hering)]. – Pesce teleosteo (lat. scient. Clupea harengus), della famiglia clupeidi, di largo uso nell’alimentazione umana: ha corpo slanciato, lungo circa 30 cm, di color azzurro verdastro...