Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] . Tendenza che, sul fronte della seconda scuola di pensiero, si compie a partire da F. Nietzsche fino a M. Heidegger, agli esiti di J. Derrida - che con la nozione relazionale di differenza porta a dissoluzione quella metafisica della presenza ...
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Schurmann, Reiner
Schürmann, Reiner
Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense (Amsterdam 1941 - New York 1993). Studiò filosofia e teologia in Francia, nel domenicano Centre d’études du Saulchoir [...] ou la joie errante, 1972; trad. it. Maestro Eckhart o la gioia errante), S. è stato originale interprete di Heidegger, sottolineando la priorità della praxis sulla theoria insita nella critica della metafisica come oblio dell’essere; in questo senso ...
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interpretazione
Il termine copre una molteplicità di usi, tutti più o meno riconducibili a un procedimento di decodifica di un testo (per es., della Bibbia), di un simbolo o anche di un comportamento [...] . In senso restrittivo, con il nome di ermeneutica (➔), la nozione di i. è stata al centro della filosofia di Heidegger e Gadamer.
Il concetto di interpretazione in AristoteleDe interpretatione (gr. Περί ἑρμηνείας) è il titolo latino di uno dei ...
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Teologo anglicano scozzese (Renfrew, Scozia, 1919 - Oxford 2007); di origine presbiteriana, negli anni Sessanta fu ammesso nella comunione anglicana e vi fu ordinato (1965) sacerdote; professore di teologia [...] (1970-86). Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano in particolare: An existentialist theology. A comparison of Heidegger and Bultmann (1955); Twentieth century religious thought. The frontiers of philosophy and theology (1960; 4a ed. 1988 ...
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Albert, Hans
Filosofo tedesco (n. Colonia 1921). Insegnò (dal 1963 al 1989) sociologia ed epistemologia all’univ. di Mannheim. Sostenitore del razionalismo critico di Popper, A. ha polemizzato con la [...] Scuola di Francoforte. Un particolare rilievo, inoltre, hanno avuto le sue osservazioni critiche nei confronti dell’ermeneutica di Heidegger e Gadamer, della quale ha sostenuto la continuità con il pensiero teologico. Secondo A. occorre svolgere una ...
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Fink, Eugen
Filosofo tedesco (Costanza 1905 - Friburgo 1975). Insegnò filosofia e pedagogia (dal 1948) a Friburgo in Brisgovia. Discepolo e, per un certo periodo, assistente di Husserl, fu uno dei fondatori [...] , alla cui diffusione ha contribuito con numerosi lavori; la sua riflessione, tuttavia, in parte sotto l’influenza di Heidegger, si sviluppò in una direzione decisamente più metafisica di quella di Husserl. Tra le sue opere: Die phänomenologische ...
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PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] proprio dalla riflessione sulla validità di tale esperienza, che in Pareyson come in altri grandi autori (ad es., Heidegger, il quale proprio su basi simili liquida la metafisica fino ad allora dominante nella tradizione occidentale) parte l’esigenza ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] ’esistenza, è possibile valutare e comprendere la vita. Già presente in S. Kierkegaard, questa concezione si precisa in M. Heidegger. L’autenticità dell’esistenza, in contrasto con l’esistenza banale, soggetta alla ‘cura’, è proprio nell’‘essere-per ...
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Esegeta evangelico, nato a Wiefelstede (Oldemburgo) il 20 agosto 1884. Insegnò nelle univ. di Marburgo (1912), Breslavia (1916), Giessen (1920), Marburgo (1921). È uno dei più notevoli rappresentanti della [...] , cerca di ricostruire la preistoria della composizione degli Evangeli.
Sotto l'influenza della filosofia del giovane M. Heidegger, e quindi di S. Kierkegaard, B. tenta un'interpretazione esistenziale del messaggio evangelico; ma, nonostante le ...
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Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. [...] verso la storia entro cui si verifica la rivelazione. Tra gli scritti filosofici, su cui hanno influito I. Kant, M. Heidegger e J. Maréchal, vanno ricordati: Geist in Welt. Zur Metaphysik der endlichen Erkenntnis bei Thomas von Aquin (1939, 2a ed ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...