Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto l’Europa abbia subito un significativo declino, questo è stato non soltanto [...] che saprebbero argomentare perché l’Europa si sia trovata a un certo punto a perdere il ritmo di altre regioni del mondo – Hegel, in fondo, considerando che la Russia ha con l’Europa storica un rapporto ambiguo, aveva ben previsto che il futuro del ...
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autorita
autorità
Termine che presenta un’ampia gamma di significati, tutti in qualche modo legati alla capacità – da parte di un qualsiasi soggetto (individuale o collettivo, reale o immaginario) – [...] esterno all’uomo: per liberali e democratici l’a. legittima è quella dello Stato fondato sul consenso dei cittadini; per Hegel nella storia, processo razionale e necessario, si realizza la perfetta coincidenza tra libertà e a.; per i positivisti l’a ...
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BAMBAGLIOLI, Graziolo
Aldo Vallone
Nacque a Bologna nel 1291 circa (in un processo del 1321 è detto Bonagrazia, dal nome di provenienza materna, Francesca di Bonagrazia di Gerardo).
La famiglia, il [...] del tempo, ma è indubbio che sotto il formulario moralistico s'agita dolorante un'esperienza umana e personale.
Bibl.: K. Hegel, Ueber den histor. Werth der älteren Dante-Commentare, Leipzig 1878, pp. 6 ss. (che però non identifica l'autore del ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] tutte le dottrine filosofiche che identificano l’essere con il bene, ossia con la razionalità e il dover essere (Hegel).
La teoria soggettivistica
Nella concezione soggettivistica il m. è inteso non come realtà o irrealtà, ma come disvalore, ossia ...
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causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una [...] antropomorfo, provocando anche una certa svalutazione della conoscenza scientifica in senso meccanicistico che caratterizza anche le tesi di Hegel, il quale considera la c. (Ur-sache) come «cosa originaria», origine o principio da cui le altre cose ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] risultati di un’estrinseca attività classificatoria, ma eterne categorie poetiche), o, ancora, secondo le teorie di G.W.F. Hegel, che nell’Estetica distingue i tre g. dell’epica (oggettiva), della lirica (soggettiva) e del dramma (sintesi delle altre ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] philosophes riconobbero in D. uno dei promotori della nuova scienza e della nuova filosofia; l'idealismo tedesco, Hegel e la successiva storiografia consolidarono questo giudizio, indicando nel cogito l'atto di nascita della speculazione idealistica ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] sono necessarie sul piano metodologico per collocare adeguatamente in sede di analisi i fatti linguistici. Anche per S., come per Hegel e Humboldt e, oggi, per teorici come N. Chomsky, la capacità di dominare una realtà così complessa come una lingua ...
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IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] dell'Io puro (J. G. Fichte), o dell'Assoluto (F. W. J. von Schelling), o dell'Idea (G. W. F. Hegel), interpretando l'individualità come negativa e limitatrice, negando a quest'ultima ogni permanenza e anche ogni fondamento morale all'aspirazione ...
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Il latino habĭtus si riconnette ad habere "avere, essere fornito", sicché habitus viene a significare "modo (di essere) che si ha" (cfr. il greco ἕξις "attitudine", da ἔχω "ho") o modo che si è finito [...] dell'abitudine nel rinnovato sforzo dell'attività originaria dell'io per superare il già fatto, la natura. Solo più tardi, Hegel, in uno sforzo educativo e politico di senso restauratore, chiedeva al dialettismo, per cui l'idea doveva mediarsi come ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.