. Col nome di criticismo si designa, in generale, la dottrina filosofica che prospetta il problema della possibilità della conoscenza e si oppone quindi tanto al dogmatismo quanto allo scetticismo, che [...] c'era l'altro termine della contraddittoria soluzione kantiana, il quale fu sviluppato e messo in valore dall'idealismo, da Fichte a Hegel. Se la critica ha valore, si disse, la conoscenza, in questo suo chiudersi in sé, proprio mediante il processo ...
Leggi Tutto
FRÖBEL, Friedrich Wilhelm August
Ernesto Codignola
Educatore e pedagogista, nato a Oberweissbach (Turingia) il 21 aprile 1782. Trascorse l'infanzia, priva dell'assistenza materna, nel raccolto e malinconico [...] dell'educazione in tutto degna della nuova filosofia dello spirito che ha preso coscienza di sé in Kant e in Hegel.
Opere: Die Menschenerziehung, Keilhan 1826; Familien d. erziehenden. Wochenblatt für Selbstfildung u. Bildung Anderer, a cura F.W.A ...
Leggi Tutto
Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] prima il grande movimento idealistico degli epigoni kantiani che riprendono la tesi aprioristica della causalità e con Hegel l'elevano ai fastigi della speculazione dialettica. Maine de Biran, secondo il suo intuizionismo volontaristico, ripone nel ...
Leggi Tutto
QUALITÀ
Guido Calogero
. In generale, il termine filosofico di "qualità" (gr. ποιότης, lat. qualitas) designa qualsiasi aspetto formale, e concretamente determinato, di una data realtà riflettente più [...] , considerando la prima come momento più complesso della seconda nel processo di riflessione dell'intelligenza, mentre il Hegel la pone invece come idealmente anteriore alla quantità, connettendola con le prime determinazioni dialettiche dell'essere ...
Leggi Tutto
PANTEISMO
Alberto PINCHERLE
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Termine filosofico-religioso, entrato nell'uso nei primi anni del sec. XVIII, in occasione delle controversie dei deisti inglesi (J. [...] .).
La qualifica di panteismo, infine, viene data anche ai sistemi dell'idealismo metafisico postkantiano, e in particolare a quello di Hegel, dal punto di vista onde il supremo principio speculativo, che in essi tiene luogo di Dio, vi si manifesta e ...
Leggi Tutto
Città della Francia nord-orientale, capoluogo del dipartimento dell'Oise. Sorge in una fertile vallata circondata da colline boscose e nella quale si riuniscono i fiumi Thérain e Avelon. La città a pianta [...] relations de la royauté avec les villes en France, Parigi 1885; H. Labande, Histoire de Beauvais et de ses institutions communales, Parigi 1892; K. Hegel, Städte und Gilden, II, Lipsia 1891; N. Ottokar, Le città francesi nel Medioevo, Firenze 1927. ...
Leggi Tutto
GIUDIZIO (fr. jugement; sp. juicio; ted. Urteil; ingl. judgment)
Guido Calogero
In generale, nome della funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato.
La [...] stretta connessione col momento logico del concetto. Per Fichte non v'era giudizio senza concetto né concetto senza giudizio, per Hegel il giudizio era la stessa scissione intrinseca onde il concetto si faceva chiaro a sé stesso; l'idea è riapparsa ...
Leggi Tutto
GILDA
Gino Luzzatto
. Il nome di gilda, di origine ed etimologia incerta (probabilmente dall'anglosassone gylta "sacrificio") è uno dei numerosissimi termini con cui nel Medioevo s'indica il fenomeno, [...] , Essay on the history a. development of Gilds, Londra 1870; C. Gross, The Gild Merchant, Oxford 1890; K. Hegel, Städte und Gilden der germanischen Völker, Lipsia 1891; A. Doren, Untersuch. zur Gesch. des Kaufmannsgilden des Mittelalters, Lipsia 1893 ...
Leggi Tutto
Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] che al razionalismo. Il punto di vista razionalistico è riproposto invece dall’idealismo classico tedesco, in particolare da Hegel, che però sostituisce all’intelletto come organo principe della c. la ragione, liberata dai vincoli che le aveva ...
Leggi Tutto
Croce e Adolfo Omodeo: l’altro autore della «Critica»
Marcello Mustè
Dal 1928, quando apparve una sua recensione («La Critica», 26, pp. 355-60) al libro di Luigi Russo, uscito lo stesso anno, su Francesco [...] », ben presto lo sviluppo della storia gli «apparve ben più complicato degli schemi che il Gentile […] ricavava dallo Hegel e dallo Spaventa», perché, concludeva, «la filosofia non si genera dalla sola filosofia» (Trentacinque anni, cit., in Il ...
Leggi Tutto
hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.