Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] , quando andiamo a verificare i testi, e nei testi il maturare della teoria dell’atto, se troviamo Spaventa e lo Hegel di Spaventa (col richiamo a Marx), accanto non troviamo tanto Fichte e il fichtismo, pur largamente diffuso, quanto il pragmatismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] egli attribuisce alla dialettica. Né c’è dubbio che, in questa posizione, abbia giocato un ruolo centrale Georg Wilhelm Friedrich Hegel, come effettivo punto di relazione fra Gentile e Marx (a differenza di quanto potesse avvenire in Croce, il quale ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] di J.G. Fichte e allo Spirito-Ragione di G.W.F. Hegel). La reazione a tale posizione si attua attraverso due filoni: quello che anche in prospettive filosofiche differenti questo elemento è presente in Hegel, F. Tönnies e in Stein (1922).
Nella ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] l’avversione teorica di Husserl per l’idealismo classico tedesco e specialmente per il pensiero di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, reo, a suo dire, di avere favorito un approccio ‘confuso’ alla filosofia e, con i suoi presupposti storicistici, lo ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] panteismo del Bruno, onde al C. pareva possibile di affrancarsi avventatamente, e quasi senza conoscerli, dal Kant e dall'Hegel. Potevano, più giustamente, rimpiangere la vita sregolata e l'attività dispersa del C., il quale, tuttavia, non ebbe nulla ...
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GONELLA, Guido
Giorgio Campanini
Nacque a Verona, il 18 sett. 1905 (al registro di stato civile fu iscritto con i nomi di Guido Alessandro), dalle seconde nozze di Luigi, impiegato comunale, con Marianna [...] umana, con la conseguente critica dello Stato autoritario e accentrato. Nel saggio I dualismi della dottrina etico-giuridica di G. Hegel (1932, poi in Diritto e morale. Saggi di teoria e di storia, Milano 1960, che comprende numerosi scritti di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] di Giordano Bruno:
Di Gentile non m’importa d’approfondire più nulla. Faccia il comodo suo… e invochi il perdono di Hegel per gli spropositi che gli attribuisce… Giudizi analitici! È un modo di servirsi delle formule kantiane per ispiegarsi. E poi ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] sua, non «concepita come un universale astratto, bensì come l’umano agire e sentire» di un individuo «determinato» (Hegel 1997: 1094).
Hegel, Georg W.F. (1997), Estetica, ed. ital. a cura di N. Merker, introduzione di S. Givone, Torino, Einaudi ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] alle teorie giobertiane".
Queste erano considerate "un travestimento con frasi italiane e cattoliche del pensiero di Schelling e di Hegel" e pericolose non solo in filosofia e in teologia ma anche in politica, ove "immedesimando la civiltà moderna ...
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PERSICO, Federico
Pasquale Beneduce
PERSICO, Federico. – Nacque a Napoli il 6 aprile 1829 da Pasquale, negoziante, e da donna Maria Antonia Vacca, nella casa di famiglia del quartiere S. Giuseppe. Allievo [...] » di Martino Lutero. Quelle «verità semipiene» e ribelli, dal «cogito ergo sum» di Cartesio fino alla logica ‘sferica’ di Hegel, un cerchio di natura e spirito che «non ha entrata né uscita», si sarebbero incrinate soltanto con l’«infuturarsi» della ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.