Filosofia. - Le differenze e le somiglianze che l'osservazione empirica può notare tra i fatti psichici hanno indotto gli psicologi a presupporre una molteplicità di attitudini, come ad es. la sensibilità, [...] la sua possibilità, sia come potenza materiale di per sé inerte, sia come forza agente. Per opera specialmente di Hegel (che precorre Herbart nella critica del concetto di facoltà), alla distinzione di forze o potenze si sostituisce quella di momenti ...
Leggi Tutto
HORKHEIMER, Max
Giuseppe Bedeschi
Filosofo e sociologo, nato a Stoccarda il 14 febbraio 1895, morto a Norimberga il 7 luglio 1973; dal 1930 professore di filosofia sociale all'università di Francoforte, [...] teorici alla costruzione della metodologia di una nuova scienza sociale (che ha i suoi punti di riferimento ideali in Hegel, Marx e Freud), ma ha dato anche concrete analisi di alcuni aspetti delle società industriali più avanzate (effetti della ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] pace/guerra, amore – analizzati anche attraverso un confronto con i maggiori filosofi moderni (da Kant a Georg Wilhelm Friedrich Hegel, da Sören Kierkegaard a Karl Marx, da Benedetto Croce a Gentile). Capitini non è nemmeno un teologo, nonostante le ...
Leggi Tutto
Forme del sacro
Luigi Berzano
Premessa
Questo secolo inizia con un nuovo spettro che si aggira nel cuore di tutte le società moderne avanzate. Lo spettro del sacro. Le sue forme sarebbero quelle del [...] della sua mortalità, del suo essere strappato da Dio. «Solo attraverso la costanza di tale solitudine (contrapposta al dimorare hegeliano e paolino del Dio in noi), può essere presentita anche la gioia per l’apparizione futura del Dio. La massima ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] », la rivista che egli dirigeva insieme a Romano Bilenchi: l’impianto teorico al quale fa riferimento è quello delineato da Karl Löwith in Von Hegel zu Nietzsche (1941), poi fatto tradurre in italiano da Norberto Bobbio per i tipi di Einaudi (Da ...
Leggi Tutto
COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] edita a Torino per Einaudi, Platone. La lotta dello spirito per la potenza di Kurt Hildebrand, seguita da quella di Da Hegel a Nietzsche di Karl Löwith (ibid. 1949). Nel frattempo, nel 1948, il C. pubblicava la sua prima opera, Φύσις κρύπτεσθαι ϕιλεῖ ...
Leggi Tutto
virtu
virtù
Il termine non ebbe originariamente quel significato specificamente morale che ha avuto in seguito nelle dottrine filosofiche e religiose. Il termine greco ἀρετή e quello latino virtus stanno, [...] si parla soltanto di un che di astratto e di indeterminato» (Lineamenti di filosofia del diritto, 1821, § 150). Per Hegel la piena realizzazione della dimensione etica può avvenire soltanto nello Stato; tale dimensione è infatti oggettiva e sociale e ...
Leggi Tutto
DE LUCA, Pier Vincenzo
Alfonso Scirocco
Nacque a Montepeloso in Basilicata (od. Irsina, prov. di Matera) il 23 nov. 1835 da Saverio e Faustina Di Nardi, e studiò a Molfetta, poi a Napoli, dove si laureò [...] solo la Logica di J. K. Rosenkranz, e che di lui restavano molti manoscritti, con la traduzione delle principali opere di Hegel e del Teeteto di Platone; vi si riporta il testo della lapide, collocata nell'atrio delle scuole comunali di Irsina, non ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Combinando la fenomenologia di Husserl con le filosofie radicali di Nietzsche, Freud, [...] portare alla luce questa relazionalità, il fatto che un termine non può esistere senza l’altro proprio come, nella dialettica di Hegel, il signore non esiste senza lo schiavo, o l’identità senza differenza, e dunque in ultima istanza ne dipende. La ...
Leggi Tutto
BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] a Rosmini, a Gioberti, a Balbo, si trovano citati largamente, sia pure con l'intento di confutarli, Lessing e Herder, Hegel e Schelling, Strauss e Droysen, Voigt e Ranke.
Dopo l'abolizione delle facoltà di teologia nelle università statali, avvenuta ...
Leggi Tutto
hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.