PALETNOLOGIA
Franco Biancofiore
La p. è la scienza umanistica e sperimentale che si propone di conoscere i vari mondi storici mediante soprattutto i dati dell'archeologia. Il termine p. (equivalente [...] 1941) definì antistorica; sul citato studio di Laviosa Zambotti v. anche B. Croce, Considerazioni sulla preistoria, in Id., Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici, Bari 1952, p. 177, nota 1. Di De Martino v. inoltre Il mondo magico, Torino 1948 ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] Balzan nel 1994, il Premio Agnelli nel 1995 e ancora nel 2000 il premio della città di Stoccarda intitolato a Hegel. Fu socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell'Accademia dei Lincei e della British Academy.
L’indirizzo fenomenologico nella ...
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violenza
Margherita Zizi
Abuso della forza
La violenza nelle sue varie forme – fisica e psicologica, diretta contro le persone, ma anche contro la natura o le cose – accompagna tutta la storia dell’umanità. [...] , della magistratura e dei mezzi di comunicazione di massa. Se la storia dell’umanità, come affermava Georg W. F. Hegel, è stata dall’inizio un «gigantesco mattatoio», è stata però anche la storia degli sforzi compiuti dagli uomini per convivere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , cercate nel Rinascimento (o in una sua ideale prosecuzione: gli eretici italiani di Cantimori), anziché nella Riforma, come in Hegel. La Riforma in Italia, dice Chabod citando Vincenzo Cuoco, è stata una «rivoluzione passiva» – ha già letto Gramsci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato un fenomeno provinciale di breve vita ed equivocato come la filosofia dell’uomo [...] si considera un discepolo di Kant; James non ha mai mostrato grande simpatia per Kant e in verità nemmeno per Hegel; Dewey è un seguace di Hegel, almeno inizialmente, ma resta un avversario di Kant.
Né si può dire che nei cento anni successivi il ...
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tempo
L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo, o durante altri eventi), [...] . III, 2a epoca) afferma che il t. «non è se non il senso interno che diviene oggetto per sé». Per Hegel, il t., inteso nel senso ‘naturalistico’ o ‘omogeneo’ delle scienze, non è integrabile nella concezione dialettica dello sviluppo dello spirito ...
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Lenin
Pseud. del rivoluzionario e uomo politico russo Vladimir Il′ič Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorkij, Mosca, 1924), noto anche come Nikolaj Lenin.
Vita e opere. Figlio di un ispettore scolastico, la [...] e di osservazioni critiche, nel corso della lettura delle opere filosofiche di Marx, Engels, Feuerbach ed Hegel. Buona parte di questi appunti è dedicata alla concezione hegeliana della dialettica; questa circostanza, unitamente alla valutazione ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] tempo, § 7). Nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (➔) (1817; 2a ed. 1830; parte I, sez. II, § 131) Hegel afferma la coincidenza di apparire, fenomeno (l’apparire sviluppato) ed essenza: «L’essenza deve apparire. Il suo apparire è ...
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norma
Nell’uso linguistico corrente, regola del comportamento umano tanto nel senso di prescrizione di una condotta ritenuta buona, giusta, desiderabile o semplicemente voluta, quanto nel senso di istruzione [...] dai termini sinonimi, indubbiamente preferiti nell’ambito della speculazione filosofica – Kant parla di «legge (morale-pratica)»; Hegel di «legge etica» –, e di sottolineatura di un particolare aspetto dell’esperienza giuridica continentale moderna e ...
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rappresentazione
Il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizi e concetti, si presenta alla coscienza, e quanto viene così rappresentato. Per quanto se ne possano trovare [...] ) inizia a concepire la r. come una forma dell’attività razionale. La seconda linea interpretativa culminerà nella sistemazione di Hegel, il quale farà della r. uno stadio dello Spirito soggettivo (intermedio tra l’intuizione e il pensiero), e più ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.