opinione
Concetto di rilevanza filosofica soprattutto nel pensiero antico, nel quale corrisponde al termine δόξα, che designa in generale tutto ciò che δοκεῖ («sembra, appare»). Originariamente si riferisce [...] di soggettività, rinvendicando invece ai giudizi sintetici a priori della ragion pura autenticità, necessità e universalità. Hegel, nelle Lezioni sulla storia della filosofia (post., 1833-36), sostiene che «la filosofia non contiene opinioni ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] dal soggetto nella sensazione. Contro le varie forme di idealismo di J.G. Fichte, F.W. Schelling, G.W.F. Hegel, si schierò J.F. Herbart con un’ontologia pluralistica che riconosceva come esistenti al di fuori del soggetto conoscente una molteplicità ...
Leggi Tutto
bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo [...] questo senso acquista un'importanza decisiva l'opera di F. Nietzsche. Contro J.J. Winckelmann e contro G.F.W. Hegel, che vedono nella bellezza un ideale di assoluta perfezione garantita dall'equilibrio armonico della forma e dal suo ordine razionale ...
Leggi Tutto
METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] l'avversario a ogni affermazione, senza alcuna intenzione costruttiva. O anche si intende il metodo usato dal Fichte e dal Hegel, che procede per tre momenti, tesi, antitesi e sintesi, ossia converte ogni concetto nel suo opposto e deriva dalla loro ...
Leggi Tutto
. Con questo nome si suol indicare quell'indirizzo del pensiero filosofico-giuridico, secondo cui si cerca nella volontà e nell'accordo tacito o espresso degl'individui il fondamento e la giustificazione [...] du contrat social, Parigi 1906; G. Ritchie, Contributions to the history of the social contract theory, in Darwin and Hegel with other philosophical studies, Londra 1893; G. Del Vecchio, Su la teoria del contratto sociale, Bologna 1906; G. Carle ...
Leggi Tutto
Certezza è lo stato di coscienza di chi ha vagliato, visto con discernimento, le ragioni delle sue affermazioni e non dubita perciò della loro validità oggettiva.
Certezza perciò è coscienza soggettiva [...] concepibile questa assoluta certezza interiore. La filosofia moderna perciò si ripropone il problema, e da Cartesio a Hegel intende a risolverlo, salendo dall'individuale singolare e molteplice del soggetto certo all'individualità universale e unica ...
Leggi Tutto
passione
Termine filosofico, corrispondente al gr. πάϑος, che in generale designa lo stato di «sofferenza» o «passività» (da πάσχειν, «subire, soffrire»), e in partic. si riferisce all’esperienza spirituale [...] nella sua totalità viene ripreso dalla filosofia romantica, che però capovolge il giudizio negativo espresso da Kant. Così per Hegel nella p. «l’intera soggettività dell’individuo» viene limitata a un’unica determinazione del volere, «quale che sia ...
Leggi Tutto
Ripensando la Storia d’Italia
Gennaro Sasso
Le ragioni che, oggi, in una situazione difficile dell’Italia, dell’Europa e di tante altre parti del mondo, inducono a riprendere in considerazione la storia [...] la sua premessa in quel che, nel 1907, aveva sostenuto in Ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia di Hegel e avrebbe ripetuto nella Logica del 1909. Nella prima di queste due opere, aveva asserito che
lo spirito è svolgimento, è storia, e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo [...] del conoscere, di analisi del linguaggio. Di fronte al giudizio platonico-aristotelico, diversamente calibrato ma egualmente critico, è Hegel che per primo ne ha operato una decisa rivalutazione, mettendo in luce come i sofisti siano stati i veri ...
Leggi Tutto
Africanismo
Basil Davidson
Significati
Il termine 'africanismo' è antico, e per lungo tempo ha avuto significati differenti, ma più o meno legati tra loro. Il più antico uso conosciuto in inglese, per [...] delle razze, all'interno della quale i Neri furono collocati a un livello inferiore e addirittura subumano. La famosa tesi di Hegel del 1830, secondo la quale "ciò che intendiamo propriamente come Africa è quel suo essere non storico e non dispiegato ...
Leggi Tutto
hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.