RAVÀ, Adolfo
Nicola CIARLETTA
Filosofo del diritto, nato a Roma l'11 marzo 1879, morto ivi l'8 marzo 1957. Insegnò filosofia del diritto all'università di Camerino (1903-11) e contemporaneamente, per [...] è stato, ma sia stato se è organismo etico, e quindi non vada propriamente identificato con lo stato-totalità etica di Hegel, tuttavia è, in effetti, a questo assai vicino.
Opere principali: I compiti della filosofia di fronte al diritto (Roma 1907 ...
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LANDOLFO da Carcano
Alessandro Visconti
Arcivescovo di Milano dal 23 dicembre 979 al 23 marzo 998. Apparteneva a una nobile famiglia da Carcano. Il padre Bonizone o Ambrogio era uomo ambizioso, e, giovandosi [...] Milano, Firenze 1913, p. 374; F. Schupfer, La società milanese all'epoca del risorgimento del comune, Bologna 1869; C. Hegel, Storia della costituzione dei municipi italiani, Torino 1861, p. 408 segg.; C. Manaresi, Gli atti del Comune di Milano fino ...
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STAHL, Friedrich Julius
Guido Calogero
Pensatore politico tedesco, nato a Monaco di Baviera il 16 gennaio 1801, morto a Bad Brückenau il 10 agosto 1861. Professore di diritto pubblico a Erlangen e a [...] del Gioberti, e del suo antihegelismo (che ebbe successo tra gli ambienti affini d'Italia), v. lo scritto pubblicato da B. Spaventa nel Cimento e ristampato da G. Gentile nel vol. Da Socrate a Hegel, Bari 1905, pp. 215-45; e cfr., ivi, p. 93 seg. ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] momenti e le sue articolazioni. Si raggiunge così il punto di vista del Tutto o Assoluto: il vero, come afferma Hegel, è l’intero, la totalità.
Questa concezione verrà ripresa, nel Novecento, dai filosofi del neoidealismo angloamericano, per i quali ...
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PASTORE, Valentino Annibale
Gaspare Polizzi
PASTORE, Valentino Annibale. – Nacque a Orbassano il 13 novembre 1868, da Lorenzo e Luigia Peirani.
Studiò presso l’oratorio di Don Bosco a Torino. Proseguì [...] di Torino (1910-11) di D’Ercole, che lo indirizzò allo studio della filosofia greca (Aristotele), italiana e tedesca (Kant ed Hegel) e alla filosofia di Pietro Ceretti, che lasciò «una traccia indelebile nella mia mente» (ibid., p. 405). Ottenne l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I principi universali proclamati dalla rivoluzione al suo nascere si devono misurare [...] resto il procedere degli eventi sembra confermare i principali timori di Burke, raffreddando gli entusiasmi di chi, come Kant, Hegel o Goethe, saluta nella rivoluzione un giorno nuovo e liberatorio della storia umana. A partire da Burke si fissa anzi ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] il primato speculativo della pura t. in espressioni come t. della conoscenza, t. del pensiero, t. dello spirito. Hegel, riunificando t. e prassi nell’autocoscienza dello spirito universale, culmine del metodo dialettico, si limitò a citare al termine ...
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Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] conoscitivo che sotto quello passionale, sono solo idee o percezioni ‘confuse’), e naturalmente l’idealismo classico tedesco, Hegel in particolare. Il secondo caso è costituito dalla filosofia peripatetica e da quella epicurea, che considerano le a ...
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Afferma che ogni cosa è uguale a sé stessa (A=A), ossia che una cosa non può essere nello stesso tempo A e non-A. In questa forma esplicita, cioè distinto dal principio di non-contraddizione, il principio [...] processo conoscitivo sulla logica trascendentale (la quale però non viola mai il principium identitatis et contradictionis). Per Hegel, invece, il principio di i. deve diventare principio «dell’identità e della non identità», «conservando» e ...
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Filosofo tedesco (Berlino 1882 - Gottinga 1927), fondatore della Neufriessche Schule, cioè della scuola filosofica mirante alla continuazione e all'approfondimento dell'interpretazione psicologistica del [...] ); Beiträge zur Philosophie der Logik und Mathematik (1959); Fortschritte und Rückschritte der Philosophie. Von Hume und Kant bis Hegel und Fries (1962). N. rivolse soprattutto la sua attenzione ai problemi filosofici dell'etica, del diritto e della ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.