ARCAICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Il termine a., usato nella lingua italiana fin dal sec. XVII e risalente ai grammatici latini della tarda antichità, è invalso nell'uso archeologico negli ultimi decennî [...] di interessi e di ricerche naturalistiche e luministiche; determinazione spirituale comune è la prevalenza del "simbolo" sulla forma (Hegel, Estetica, che peraltro non usa ancora il termine a., bensì quelli di arte eginetica e etrusco-antica). Allo ...
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Piovani, Pietro
Filosofo italiano della morale e del diritto (Napoli 1922 - ivi 1980). Fu prof. (dal 1953) nelle univv. di Trieste, Firenze, Roma e Napoli. Sensibile ai problemi del soggetto nella società [...] propria della filosofia morale kantiana (cioè la prevalenza conferita alla coscienza individuale) con l’eredità della scuola storica, di Hegel e di Croce, in modo da disegnare una convergenza tra diritto ed etica. Tra le altre sue opere si segnalano ...
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tesi
Dal lat. thesis, gr. ϑέσις («posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare». Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o di natura teoretica in [...] . La t. diventa così la forma tipica del pensiero che ‘si pone’, per poi contrapporsi e superarsi: di qui il motivo del ‘porsi’, come funzione caratteristica dello spirito, che per opera di Fichte e Hegel influirà a lungo sull’idealismo posteriore. ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] . L’idea di una p. immanente alla storia sarebbe poi stata articolata dalla filosofia della storia di G.W.F. Hegel, il cui concetto di ‘astuzia della ragione’ intendeva evidenziare come le azioni spesso divergenti degli uomini sarebbero finalizzate ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] anche ad essa il carattere di esperienza metafisica che il soggetto ha di Dio. Nei diversi indirizzi seguiti dagli epigoni del Hegel, i varî motivi che nel sistema di quest'ultimo appaiono conciliati, tornano invece a scindersi. La cosiddetta "destra ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] und Sittlichkeit, hrsg. W. Kuhlmann, Frankfurt a. M. 1986, pp. 16-37 (trad. it.: Moralità ed eticità. Le obiezioni di Hegel a Kant sono pertinenti anche contro l'etica del discorso?, in Etiche in dialogo. Tesi sulla razionalità pratica, a cura di T.E ...
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WOLFF (o Wolf), Christian
Delio Cantimori
Filosofo dell'illuminismo tedesco, nato il 24 gennaio 1679 a Breslavia, morto il 9 aprile 1754 a Halle. Discepolo del Leibniz, che aveva conosciuto a Lipsia, [...] filosofica tedesca, quanto per la minuziosa ricchezza di particolari nelle trattazioni. Famose invece le espressioni ironiche del Hegel a proposito di quelle minuzie e della ingenuità delle spiegazioni razionali che il W. intese dare di ogni ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] attraverso la quale l'uomo riesce a vincere la natura, a imporle i suoi fini. Come sapevano benissimo anche Aristotele e Hegel, la fame, la sete, il freddo sono per l'uomo una 'natura' che egli può vincere soltanto fabbricando 'strumenti', erigendo ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] - per un bisogno d'ordine etico.
Dopo Kant, in particolare con l'idealismo, avviene il declino della gnoseologia. ‟Hegel osserva che l'esame della facoltà di conoscere non potrebbe essere fatto se non conoscendo, ossia adoperando quella stessa ...
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SARTORI, Giovanni
Leonardo Morlino
SARTORI, Giovanni. – Nacque il 13 maggio 1924 a Firenze da Dante e da Emilia Quentin.
Figlio unico, subito rivelatosi un enfant prodige, si laureò nel 1946 in scienze [...] internazionale, dalle Americhe all’Asia, anche grazie alla traduzione in lingue diverse delle sue opere principali.
Opere. Da Hegel a Marx: la dissoluzione della filosofia hegeliana, Firenze 1951; Etica e libertà in Kant, Firenze 1953; La filosofia ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.