economia urbana
Roberto Camagni
Disciplina economica che interpreta il fenomeno ‘città’ come forma originale di organizzazione del lavoro sociale: una forma che, sin dai primi agglomerati u., ha garantito [...] ’), seguendo la terminologia degli economisti classici, da A. Smith a K. Marx, e di alcuni grandi filosofi come G.W.F. Hegel. Non si tratta quindi della semplice applicazione di concetti e del metodo dell’economia alla città, come è avvenuto con la ...
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Rossi, Pietro
Storico italiano della filosofia (n. Torino 1930). Ha insegnato storia della filosofia e filosofia della storia presso l’univ. di Torino, dove è prof. emerito. Allievo di Abbagnano, si [...] , approfondendo la nozione di storicità, dall’altro, analizzando i diversi modelli di storia universale (l’Illuminismo, Hegel, il positivismo, Marx, la scuola storica tedesca), con particolare riguardo all’impiego delle nozioni di «cultura», «civiltà ...
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Filosofo tedesco (Marburgo 1900 - Heidelberg 2002). Dopo aver conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburg nel 1929, fu professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e a Heidelberg [...] quale vive nel linguaggio; perciò lo stesso G., pur riaffermando la validità della dialettica, escluse che, come in Hegel, essa possa concludersi in una forma di sapere speculativo assoluto, ritenendo invece che possa dispiegare la sua funzione ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] filo nel nuovo impulso di vita da cui il cristianesimo fin da principio era animato; altri, della scuola idealista del Hegel e dello Schelling, nell'idea propria del cristianesimo, che per un'intima e logica necessità diversamente si attua nelle ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] italiana, aveva un duplice fondamento, filosofico e politico.
L'estetica, liberata da G. Vico, I. Kant e G.W.F. Hegel, solo per evocare i massimi sistemi, distinti nelle premesse e pure negli effetti concomitanti, dall'ipoteca classicista di un'idea ...
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TRAGICO
Delio Cantimori
. Dal greco τραγικός, inizialmente usato a designare parole che per gli spettatori della tragedia (v.) erano cariche di un significato terribile, mentre il personaggio che le [...] concezione aristotelica del tragico si è mantenuta, in sostanza, per tutto il pensiero moderno, fino al romanticismo e al Hegel, che riprende, specie nella Fenomenologia, il motivo del "terrore di fronte alle potenze superne" e della "compassione per ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] in Italia dopo la morte dei due grandi filosofi, nel periodo in cui si stavano affermando le originali posizioni dell’hegelismo critico di Spaventa. Parallelamente agli articoli sulla Filosofia in Italia dopo il 1850, pubblicati tra il 1903 e il 1914 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il marxismo del Novecento, rappresenta, nelle sue varie declinazioni, una presa di distanza [...] valori estetici ed edonistici offuscati dalle logiche repressive imposte dalla cultura del rendimento e del lavoro.
La rottura con Hegel
Le concezioni finora esposte insistono, pur in modo diverso, sul recupero di temi e suggestioni hegeliane e sull ...
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FILOMUSI GUELFI, Francesco
Stefania Torre
Nacque a Tocco da Casauria (ora provincia di Pescara) il 21 nov. 1842, primogenito di Michele e di Eufrosina Scamolla.
In un clima culturale inasprito dalla [...] Scienza nuova il F. ritrova le ragioni di tale accordo nel principio dello "sviluppo" dello spirito umano. Ma è a Hegel che egli attribuisce il merito di avere colto il vero rapporto tra diritto naturale e diritto positivo nella distinzione idea ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] della mente, e tuttavia ha finito con il postulare una irriducibile alterità della cosa rispetto alla mente. Fichte, e quindi Hegel, hanno invece compiuto il necessario passo in avanti mostrando come ciò che è fuori della mente è il risultato di ciò ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.