Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] E più volte nei secoli l'accusa divenne arma di persecuzioni e di odî cruenti. Da Socrate al Bruno, dallo Spinoza al Hegel, bene spesso ne furono colpiti i filosofi comunque dissenzienti dalla concezione religiosa del loro paese e del loro tempo.
La ...
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ULRICI, Hermann
Heinrich LEVY
Filosofo e storico della letteratura, nato a Pförten (Bassa Lusazia) il 23 marzo 1806, morto a Halle l'11 gennaio 1884. Insegnò dal 1833-34 all'università di Berlino, dal [...] , Berlino 1866; 2ª ed., 1876 seg.). La filosofia dell'U. si oppone, tanto nello scopo quanto nel metodo, a Hegel, l'opera totale del quale egli criticava minuziosamente e severamente nello scritto Über Princip und Methode der hegelschen Philosophie ...
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GANS, Eduard
Emilio Albertario
Giurista, nato il 22 marzo 1798 a Berlino, dove morì il 5 maggio 1839. Dopo aver frequentato le Università di Berlino, Gottinga e Heidelberg si addottorò nel 1820. Soggiornò [...] der letzten fünfzig Jahre, dedicò altresì l'attività sua alla pubblicazione dell'edizione postuma delle opere complete di Hegel curandone l'ottavo volume contenente i Principii di filosofia del diritto (1833) e il nono riguardante le Leäioni ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] V (1863), pp. 170-186, 657-680; L. Tanfani Centofanti, Notizie sopra la famiglia pisana Fibonacci, Pisa 1876, p. 4; C. Hegel, Über den historischen Werth der älteren Dante-Commentare, Leipzig 1878, pp. 49-57; P. Vigo, Un documento relativo a F. da B ...
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antropologia filosofica
Parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri.
Origine
L’a. f. ha le sue radici nella filosofia tedesca [...] . Nel 19° sec. Feuerbach e Marx, riprendendo l’impostazione di Kant e Herder, oltre che aspetti di quella di Hegel, concepiscono l’essenza umana come universale e attiva. Il giovane Marx, in particolare, nei Manoscritti economico-filosofici del 1844 ...
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FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] , perciò, nel tentativo di dimostrare la validità e dignità della scienza. Riprendendo l'impostazione del pensiero di Vico e di Hegel della Fenomenologia, il F. tenta una restaurazione della filosofia della storia a cui, sia pur con una certa cautela ...
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FRANCHINI, Raffaello
Valeria Del Vasto
Nacque a Napoli il 5 ott. 1920 da Vincenzo e da Anna Scalera. Insegnò filosofia teoretica dal 1964 presso l'università di Messina e dal 1974 alla facoltà di lettere [...] grandi correnti di pensiero italiano ed europeo dell'età moderna, da Vico a De Sanctis, da Kant a G. Gentile, da Hegel a B. Spaventa allo stesso Croce, al quale dedicò, in particolare, numerosi saggi e monografie.
L'indagine storica si compendia in ...
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La dottrina delle antinomie è parte della Dialettica trascendentale, la terza parte della Critica della ragion pura (➔) di Kant, e illustra con grande efficacia la tesi generale di tutta l’opera, ossia [...] parte II, sez. II; Prolegomeni ad ogni futura Metafisica, §§ 50-54).
Alla dottrina kantiana delle a. si riallacciò Hegel, definendole il momento dialettico della logica, in cui viene avvertita «la necessità della contraddizione». Da questo punto di ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] con l’idealismo classico, e vede fra i principali protagonisti Goethe, Schelling e Hegel. Goethe avversò la teoria dei colori di Newton, Schelling ed Hegel recuperarono l’anima del mondo e praticamente l’intero impianto dottrinale del Timeo platonico ...
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giornalismo
Luciana Giacheri Fossati
Al servizio della notizia
Il termine giornalismo sta a indicare sia l'insieme delle attività riferite alla pubblicazione di notizie attraverso la stampa, sia la [...] è diventata una consuetudine sempre più diffusa, tanto da divenire, secondo la definizione del filosofo tedesco Georg Wilhelm Hegel, la "preghiera laica mattutina" dell'uomo moderno.
La regola delle 'cinque W'
All'epoca della penny press si ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.