. Famiglia di librai editori tedeschi. Johann Georg (1631-92) nel 1659 ereditò la libreria di Philipp Brunn in Tubinga, e la diresse sotto il suo nome (J. G. Cottasche Buchhandlung); il pronipote Johann [...] e fu editore pure di lui, nonché di Herder, Wieland, Enrico v. Kleist, Hölderlin, Uhland, dei fratelli Humboldt, di Fichte, Hegel, Schelling. Fra i giornali politici pubblicati da lui si deve nominare prima di tutti la Allgemeine Zeitung. Nel 1811 il ...
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Croce e il liberalismo
Marcello Mustè
La teoria liberale di Croce ha sempre sollevato, fin dal primo delinearsi, la giustificata diffidenza dei sostenitori del liberalismo classico, di coloro che guardavano [...] certo condizionò l’immagine del liberalismo: consisteva, in una parola, nel realismo politico che aveva assorbito non solo da Hegel, ma anche da Machiavelli e da Marx, e che trovava una precisa espressione nella categoria dell’utile, che aveva posto ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] governativo per l'Accademia di belle arti.
Tra gli scritti di questi anni, La teoria della libertà nella filosofia di Hegel (Messina 1920, poi in Opere, XIV), Saggio su Francesco Bacone (Palermo 1928, poi in Opere, XI), la pubblicazione dei corsi ...
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Kierkegaard, Soren Aabye
Kierkegaard, Søren Aabye
Filosofo e teologo danese (Copenhagen 1813 - ivi 1855).
Le vicende biografiche
Solo apparentemente la biografia di K., certo piuttosto scarna, ha un [...] ci stacca da ogni finitezza e ci rende veramente infiniti, aprendoci alla fede, che è, dice K. riferendosi esplicitamente a Hegel, «la certezza interiore che anticipa l’infinito». L’opera ha avuto una vastissima eco nel 20° sec., diventando in partic ...
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Il concetto di inconscio fa la sua prima esplicita apparizione nella storia della filosofia in Leibniz, che in polemica con Locke – per il quale non esiste nulla di cui non abbiamo sempre attualmente coscienza [...] Leibniz il tema dell’i. assume un grande rilievo in Schelling e nella filosofia romantica della natura. Sia Schelling che Hegel definivano lo spirito operante nella natura uno «spirito i.» o uno «spirito nascosto», uno spirito cioè della cui presenza ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] fenomeno empirico, oggetto della psicologia. Muovendo dalla concezione kantiana, J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel procedono a una assolutizzazione dell’Io trascendentale, il quale diventa così attività pura e spontanea dello spirito umano che ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] fonte di ispirazione per H. Fantin-Latour e J. Delville, altri punti di riferimento del s. sono la scoperta di G.W.F. Hegel e della filosofia idealistica tedesca, la lettura di A. Schopenhauer e di T. Carlyle, le teorie di H. Bergson, che sostennero ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] , in quanto intuizione vuota senza concetto; come nihil negativum, come oggetto vuoto senza concetto. Con G.W.F. Hegel poi, all’inizio della Wissenschaft der Logik, il n. appare come un termine essenziale della dialettica, e precisamente come ...
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Scrittore inglese (Shadwell, Londra, 1839 - Oxford 1894). In contatto con i preraffaelliti dal 1869, P. contribuì a promuovere l'estetismo e il decadentismo inglesi. La sua opera è improntata a una caratteristica [...] e A. Ch. Swinburne, mentre le vacanze trascorse in Germania durante gli anni di studio a Oxford e l'entusiastica lettura di Hegel diedero ai suoi interessi un indirizzo filosofico. Nel 1866 fu in Italia (Ravenna, Pisa, Firenze) e il contatto con le ...
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PENA
Agostino TESTO
Felice BATTAGLIA Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Ottorino VANNINI
Raffaele CORSO
. Filosofia. - La determinazione filosofica della "pena" implica il chiarimento di due questioni connesse: [...] egli sia riconosciuto come punibile... Il diritto penale è un imperativo categorico". Nello stesso ordine di idee si avvolge Hegel, per cui la pena è negazione della volontà negativa che costituisce il delitto; quindi dialettica necessità. Tanto la ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.