Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] 18°-19° sec.), apparsi postumi (1815) in una versione bilingue y.-ebraico.
Cultura y. del Novecento
La dialettica fra Illuminismo e ḥasidismo fu arricchita, alla fine dell’Ottocento, da quella che vide opposti da una parte il partito Bund, il grande ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] al 1924 e qui strinse amicizia con il filosofo M. Buber, insieme al quale si dedicò fra l'altro allo studio del hasidismo. In quell'anno un incendio gli distrusse la casa, compresa la sua immensa biblioteca di libri e manoscritti. Poco dopo tornò ...
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LURIA, YiŞḥāq (Isacco)
Umberto Cassuto
Mistico ebreo, detto di solito Ărī, cioè "il Leone", dalle iniziali dei vocaboli ebraici ashkĕnāzī rabbī Yiṣḥāq, "il tedesco maestro Isacco", ovvero ădünēnū rabbī [...] nelle cerchie ebraiche, contribuirono a preparare movimenti come quelli di Shabbĕtay Ṣĕwī (v.), di Jakob Frank (v.) e del ḥasidismo (v.). Ancora oggi vaste folle ebraiche in Polonia e in Oriente stanno sotto l'influsso della dottrina luriana.
Bibl ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] è l'opera di El‛āsār b. Yĕhūdāh di Worms (m. nel 1238).
Tra i varî documenti di questo misticismo tedesco (o hasidismo, dall'ebr. ḥāsīd "pio") è da ricordare il Sēfer ḥăsīdīm (Libro dei pii), raccolta messa insieme nel sec. XIII e giunta a noi in due ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] è vastissima nelle comunità della diaspora. Nell’ambito dell’ebraismo tradizionale si diffondono movimenti di intensa spiritualità, come il hasidismo tedesco del 12° e 13° sec. che promuove la vita ascetica, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] seconda metà del 18° sec., come una espressione del vasto movimento mistico ebraico del Centro-Est europeo, meglio noto come hasidismo. I membri di questo movimento sono convinti che il Messia sia in arrivo, anzi pensano che in realtà Egli sia già ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] state sempre guardate con circospezione o addirittura condannate. In particolare nel giudaismo la corrente del ḥasidismo (movimento dei pii, dall'ebraico ḥăsīd), così come si è sviluppata in Europa orientale a partire dalla seconda metà del XVII ...
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hasidismo
haṡidismo ‹kħa-› (anche chaṡidismo o chassidismo) s. m. [der. dell’ebr. ḥăsīd «pio, devoto», pl. ḥăsīdīm]. – Movimento religioso che rappresenta l’ultima fase della mistica ebraica, manifestatosi in Germania già nel medioevo, e sviluppatosi...
hasidico
haṡìdico ‹kħa-› (anche chaṡìdico o chassìdico) agg. [tratto da hasidismo] (pl. m. -ci). – Relativo al hasidismo, ispirato al hasidismo: il movimento h.; gruppi h.; scritti, autori h.; la mistica hasidica.