Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] scopo spirituale solo col credere che venga non dagli uomini ma dalla divinità. E ciò fa sì che tale "Chiesa" porti in sé Occidente sant'Agostino (v.), soprattutto con le sue dottrine della grazia e della Chiesa, per quanto non sia anch'egli senza ...
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INDUISMO
Luigi Suali
. Il vocabolo, trovato e usato dagli studiosi europei, è malagevole da definire. La distinzione che si è voluta introdurre nella storia della civiltà indiana tra vedismo, brahmanesimo, [...] . Ma se qui egli ci appare una delle più alte espressioni del divino, la sua leggenda è assai più complessa. Nato da Devakī e Vāsudeva l'amor di Dio è da Dio stesso donato all'uomo come una grazia (cfr. Farquhar, Relig. Liter., p. 313). La setta ha ...
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, Cardinale e dottore della Chiesa. Nacque nel 1221 o 1222 in Bagnorea (Bagnoregio), fra Viterbo e Orvieto. Non sappiamo dove B. abbia ricevuto la prima istruzione; Francesco da Fabriano (morto nel 1322) [...] puro atto, e questo non può essere altro che l'essere divino, l'essere semplice ed eterno, in cui sono nella loro forza di intelletto, ma per uno slancio di volontà mossa dalla sua grazia. Non enim crederet nisi vellet, ci ripete anche B., mentre ...
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Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] dal F., e per esso le idee cristiane della grazia, della mediazione, del peccato originale sono presentate sotto rappresenta il termine medio fra la bontà e la giustizia: essa come idea divina ha procreato l'Amore, cioè l'Amore di sé. E per l'Amore ...
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PIETRO Lombardo
Francesco Pelster
Nacque a Novara o nei dintorni, ai principî del sec. XII. La simbolica leggenda medievale fece nascere dalla stessa madre gli autori dei tre più famosi testi teologici, [...] tratta del ritorno dell'uomo a Dio per mezzo del Figlio di Dio fatto uomo, e di una vita guidata dalla grazia e dalla legge divina. Il lib. IV si occupa dei sacramenti e dei novissimi.
Pietro, pur senza avere la profondità speculativa di un Anselmo o ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] è pienamente, assolutamente libera; essa può, rivolgendosi al bene, ottenere - almeno come rimunerazione divina del suo sforzo meritorio (de congruo) - la grazia che, anche dal punto di vista della più stretta giustizia retributiva (de condigno), la ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] l'apostolato non è prerogativa d'un collegio chiuso, ma è una grazia (o carisma) da Dio concessa a coloro ch'Egli ha eletti e ogni opposizione al Vangelo, ed ogni ribellione alla parola divina; sa che la sua gloria futura di ministro del Vangelo ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] di Adamo è anch'esso un mezzo per l'attuazione di questo piano divino; con ciò non si attribuisce, a parlar propriamente, a Dio il mediante la fede, e resi capaci di salvarsi mediante la grazia. Si manteneva così il concetto che la salvezza è ottenuta ...
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SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] a una sintesi superiore fra il cristianesimo e il neoplatonismo.
Nel trattato De divina praedestinatione Giovanni aveva agitato il problema agostiniano della relazione fra la grazia e la libertà umana, e in esso si possono rintracciare le prime ...
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Fra Giovanni da Fiesole, detto il beato Angelico, pittore, nacque nel 1387 a Vicchio di Mugello (Firenze) e morì a Roma il 14 luglio 1455. Si chiamava, al secolo, Guido o Guidolino di Pietro. A vent'anni, [...] con solennità di statue, l'A. assume, accanto alla grazia, monumentalità di forme, e nella grande Deposizione dalla Croce, pure pone nelle creature umane l'irrealità dell'essenza divina. Nella composizione sempre equilibrato e ritmico, entro ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...