NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di [...] con i pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi
Me ne vado via
Se ne stava tranquillo a casa
• Con accento grafico, né (dal latino nec) è una congiunzione ➔copulativa con il significato di ‘e non’.
Può essere usato:
– per la coordinazione di due ...
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Nella terminologia linguistica, la minima unità grafica di un sistema alfabetico o sillabico o ideografico ecc., cioè un segno che in un determinato sistema grafico si distingue da tutti gli altri segni [...] del sistema e pertanto è in grado di far distinguere sul piano grafico una parola da altre. ...
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CU, QU O CQU?
L’alternativa tra cu e qu si pone solo quando la u è seguita da un’altra vocale e rappresenta solo un fatto grafico, visto che la pronuncia è in entrambi i casi esattamente la stessa.
• [...] La grafia qu si usa quando già nell’etimo latino la u e la vocale successiva erano comprese nella stessa sillaba (la u era dunque una ➔semiconsonante)
quadro (latino quadrum), quasi (latino quasi), questione ...
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Il pronome personale sé, riflessivo di terza persona singolare e plurale (➔ riflessivi, pronomi), è uno dei ➔ monosillabi tonici che richiedono obbligatoriamente l’➔accento grafico (► accento grafico). [...] e i dizionari danno come accettabili e corrette anche le grafie sé stesso e sé medesimo, che in alcuni casi sono proprio quelle consigliate (per questo motivo, nelle norme grafiche di questa Enciclopedia, la grafia usata è sempre sé stesso). ...
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SDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE
L’accentazione sdrucciola (detta anche proparossitona) si ha quando l’➔accento cade sulla terz’ultima sillaba della parola
lìrica, àmido, pèntola, lògico
Di solito l’accento [...] grafico è facoltativo, ma è consigliabile usarlo quando esistono parole scritte nello stesso modo, ma pronunciate diversamente (➔omografi):
➔àmbito (= sostantivo) o ambìto (= participio passato del verbo ambire)
➔prìncipi (= plurale di principe) o ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] il primo capitolo; ecc.). Il testo scritto, in virtù del canale visivo, è in parte strutturato da elementi meramente grafici quali la collocazione del testo nella pagina, la ➔ punteggiatura, l’uso dei ➔ titoli, dei capoversi e di particolari ...
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In linguistica, seguito di suoni in un dato ordine fonetico (n. vocalico, per es. ia di via; n. consonantico, per es. str di strada), di lettere in un dato ordine ortografico (n. grafico, per es. gli in [...] italiano, indipendentemente dalla pronuncia l’ o ġli), di parole in un dato ordine sintattico (n. sintattico, per es. a casa del diavolo, locuzione avverbiale) ...
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SEMPRE CHE O SEMPRECHE?
Sono corrette entrambe le grafie anche se oggi, per introdurre una proposizione ➔condizionale, la forma separata sempre che è nettamente più diffusa della forma sempreché, con [...] ➔univerbazione e ➔accento grafico
le operazioni diventerebbero complesse sempre che l’affondamento non avesse nel frattempo provocato lo sversamento di gasolio («La Repubblica»)
E sempreché un governo Monti veda la luce, Renzi dovrà farsi spazio a ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] (meglio, di un segno paragrafematico) ebraico costituito da due puntini [:] posti sotto un grafema normalmente consonantico, per indicare l’assenza di vocale seguente o la presenza di una vocale senza ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] rivolte dai protoumanisti italiani alla cultura scritta di età gotica provocarono con F. Petrarca e C. Salutati il ritorno a forme grafiche sempre più simili alla minuscola carolina, che sfociò, fra gli ultimi anni del 14° sec. e i primi anni del 15 ...
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-grafico
-gràfico [dal gr. -γραϕικός; v. -grafia]. – Secondo elemento compositivo con cui sono formati gli aggettivi derivati dai sostantivi in -grafia o in -grafo. È usato però anche per la formazione di aggettivi isolati (per es. astrografico,...
grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: forma g.; varianti g. di una parola; segni...