Gòrgia di Leontini. - Sofista greco (circa 483 - circa 375 a. C.). Fu il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Convinto che l'uomo [...] la retorica come arte della "persuasione". A G. s'intitola un dialogo di Platone: interlocutori ne sono Callicle, Cherefonte, Gorgia, Polo e Socrate, il quale nega che la retorica sia una scienza e, contro l'esaltazione sofistica dell'abilità e ...
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Sofista greco (5º sec. a. C.), noto solo come personaggio del Gorgia platonico. È figura quasi proverbiale per l'audacia con cui affrontava il problema politico-morale: il "giusto", per C., non è che "il [...] vantaggio del più forte", il quale assume quindi valore di legge ("giustizia") per gli altri; opinione combattuta da Socrate ...
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Retore e sofista greco (secc. 5º-4º a. C.), nativo di Agrigento. Scolaro di Gorgia, è uno dei rappresentanti più tipici della seconda generazione della sofistica antica, sempre più incline a conclusioni [...] negative nei riguardi di ogni oggettività etico-giuridica. È uno degli interlocutori del Gorgia di Platone. ...
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Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] abbia scritto diverse opere. Difficile è stabilire che cosa spetti ad A. nell'elaborazione delle dottrine della scuola cinica; assai celebre è la critica che gli viene attribuita della dottrina platonica ...
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Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. [...] La sua concezione filosofica concilia la tesi eleatica sull'immutabilità ed eternità dell'essere con la tesi eraclitea sulla realtà come continuo divenire. Ha scritto Περὶ ϕύσεως (Della natura) e Kαϑαρμοί ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), della scuola di Alessandria. Fu scolaro di Ammonio, figlio di Ermia, ed ebbe per discepoli Elia e Davide, anch'essi, come lui, noti come commentatori. Di O. restano [...] una vita di Platone e commentarî all'Alcibiade primo, al Filebo, al Fedone, al Gorgia. ...
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Filosofo della scuola eleatica (sec. 5º a. C.). Comandò la flotta samia nella battaglia in cui questa vinse quella ateniese, nel 441-40. Restano dieci frammenti dell'opera in prosa ionica Sulla natura [...] o sull'ente, conservati da Simplicio. Da essi, con l'aiuto del brano dello pseudoaristotelico De Melisso Xenophane Gorgia, che a M. si riferisce, si può avere un'immagine abbastanza precisa del pensiero melissiano, che rappresenta uno sviluppo ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] conoscenze teorico-pratiche, utili perché il cittadino possa avere successo politico. In questo insegnamento, i primi sofisti (Protagora, Gorgia, Prodico, Ippia) si pongono, dal punto di vista delle esigenze pratiche e soggettive dell’uomo, contro l ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] motivo socratico della necessaria attraenza (cioè piacevolezza) del bene finisce per far coincidere il bene col piacevole, giunge nel Gorgia a una prima svalutazione del p. e quindi nel Fedone alla teoria della necessaria liberazione dell’anima dalla ...
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Nella Grecia antica, chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla (sophistès). In questo senso venivano chiamati s. i Sette saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. [...] ) da essi. Tra i s. si suole distinguere due generazioni: alla prima appartengono gli esponenti più importanti (Protagora, Gorgia, Prodico di Ceo, Ippia di Elide), mentre nella seconda (Callicle, Antifonte, Trasimaco e Crizia) l'arte della retorica ...
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gorgia
gòrgia s. f. [dal fr. gorge, che è il lat. pop. gŭrga: v. gorga] (pl. -ge). – 1. ant. Gola. 2. Il parlare in gola; in partic., la riduzione (detta più comunem. aspirazione) della c velare (e in date parole anche della t, più raram....
gorga
górga s. f. [lat. pop. gŭrga, per il class. gurges -gĭtis «gorgo»], ant. – Canna della gola, strozza, gorgia: la pronuncia fiorentina ... forma e risuona nella gorga buona parte delle sillabe o parole (P. Beni).