Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] libri di lettura). Al principio del Novecento assai attivo per la creazione di una letteratura per l'infanzia fu Maksim Gor'kij. Lo scrittore ungherese Ferenc Molnár pubblicò nel 1907 il romanzo I ragazzi della via Paal, che ebbe un'enorme diffusione ...
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Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] Charles Aumont, l'insolito spettacolo fu visto anche da alcuni eminenti artisti e intellettuali russi ‒ tra cui Maksim Gor′kij ‒ che ne colsero immediatamente l'immenso potenziale spettacolare, senza tuttavia presagirne il destino di vera e propria ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] di coprire il rumore del proiettore, mentre a motivi più profondi, di natura psicopercettiva, si appellarono scrittori come M. Gor′kij e più tardi R. Musil, il quale nel suo capolavoro, Der Mann ohne Eigenschaften (1930-1943), sottolineò l'aspetto ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] testo scritto. Non è un caso che tre dei film citati, Mat′, Šinel′ e Po zakonu, siano tratti, rispettivamente da M. Gor′kij, N.V. Gogol′ e J. London, quasi a mostrare che il cinema può avere accesso diretto a certe regioni profonde dell'immaginario ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] scampagnata), uscito solo nel 1946, da G. de Maupassant, con Sylvia Bataille, e Les bas-fonds (Verso la vita), da M. Gor′kij, con Louis Jouvet e Jean Gabin: storia dell'inconciliabilità dell'amore con la vita borghese il primo (girato in un plein air ...
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Regista e sceneggiatore russo, nato a Magnitogorsk (oblast′ di Čeljabinsk) il 21 maggio 1934. Autore appartato di un cinema umanistico di introspezione psicologica e grande semplicità formale, si è segnalato [...] Ja. Rajzman al corso di regia del VGIK. Il suo primo lungometraggio, V ogne broda net (ispirato a un romanzo di M. Gor′kij), tragica storia di un'infermiera che lavora su un treno-ospedale durante la guerra civile russa, girato per lo più in interni ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] comunista modelli di comportamento e un'idea di nazione che ancora mancava. La formula "realismo socialista", coniata da M. Gor′kij nel 1934 e lanciata al primo congresso degli scrittori sovietici, doveva indicare i tratti della nuova arte per il ...
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PANELLI, Paolo
Guido Di Palma
PANELLI, Paolo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1925 da Francesco e da Odetta Pollini.
Frequentò l’istituto magistrale Oriani a Roma e, a causa delle vicende belliche, conseguì [...] l’attenzione della critica. Venne, infatti, lodato anche nella minuscola parte del vecchio sostenuta in Piccolo-borghesi di Maksim Gor′kij, saggio di diploma di Alberto D’Aversa.
Carlo Trabucco, capo redattore e critico de Il Popolo scrisse nell ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] lo utilizzò per piccoli ruoli (il Secondo becchino in Amleto di W. Shakespeare, Kostylev in L'albergo dei poveri di M. Gor′kij) ma gli fu prodigo di insegnamenti relativi all'arte della recitazione e della messa in scena. Già due anni dopo, nel 1913 ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] cui pure il regista era appassionato fruitore. Fu proprio l'amore per Tolstoj a orientare la sua lettura del romanzo di Gor′kij, che gli offriva un'opportunità unica di scandagliare il carattere umano nell'ambito del racconto epico. La vicenda di una ...
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