BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] , Sperduti nel buio, soprattutto con il I e III atto in cui il quadro pittoresco di una equivoca bettola (fa pensare a Gor'kij, che il B. conobbe personalmente) è illuminato dall'amore rarefatto di un cieco e una fragile fanciulla; e il perfetto Don ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] "Biblioteca della Nuova Antologia", il romanzo ebbe numerose edizioni e fu tradotto in tedesco, inglese, olandese, russo. Maksim Gor´kij scriveva al C. (in Lettere): "quel punto del romanzo in cui voi dite facendo parlqre il vostro protagonista che ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] scampagnata), uscito solo nel 1946, da G. de Maupassant, con Sylvia Bataille, e Les bas-fonds (Verso la vita), da M. Gor′kij, con Louis Jouvet e Jean Gabin: storia dell'inconciliabilità dell'amore con la vita borghese il primo (girato in un plein air ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento si scontra frequentemente sulla nozione di realismo: ha maturato esperienze [...] grandi aziende colletive) e in generale la collettivizzazione delle campagne. Tra questi sono da ricordare – oltre allo stesso Gor’kij – Fëdor Vasilevic Gladkov con i romanzi Cemento (1924) ed Energia (1934); Fëdor Panferov con La rivolta della terra ...
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CALABRESI, Oreste
Sisto Sallusti
Nacque a Macerata il 7 maggio 1857 da famiglia borghese. Essendosi questa trasferita a Roma in condizioni economiche disagiate, il C. fece l'apprendista in una oreficeria [...] , sanguigna interpretazione di Lazaro di Roio nella prima della Figlia di Iorio di G. D'Annunzio. La ripresa dell'Albergodei poveri di M. Gor'kij, in cui il C. pur si distinse nella parte di Luka, non ebbe fortuna a Bologna, ma piacque a Roma e a ...
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LUALDI, Maner
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Milano il 23 dic. 1912 da Adriano e da Wanda Stabile de Sailmberg.
Il padre era direttore d'orchestra, compositore e critico musicale molto apprezzato, [...] ).
Sempre nel 1946 il L., su richiesta di P. Grassi, ospitò all'Excelsior la rappresentazione di Piccoli borghesi, di M. Gor(kij, con la regia di G. Strehler, che costituì una sorta di anteprima del futuro Piccolo Teatro; l'anno seguente fondò e ...
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dramma
Antonella Gargano
La vita sulla scena
Il dramma è un componimento letterario destinato alla rappresentazione scenica che si sviluppa come genere teatrale autonomo nella Francia del 18° secolo. [...] russo alterna la satira sociale (Nikolaj V. Gogol´, Il revisore, 1836) alla rappresentazione di mondi desolati (Maksim Gor´kij, L'albergo dei poveri, 1902); sulle scene tedesche Friedrich Hebbel disegna nella Maria Maddalena (1844) un quadro tragico ...
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Regista e sceneggiatore russo, nato a Magnitogorsk (oblast′ di Čeljabinsk) il 21 maggio 1934. Autore appartato di un cinema umanistico di introspezione psicologica e grande semplicità formale, si è segnalato [...] Ja. Rajzman al corso di regia del VGIK. Il suo primo lungometraggio, V ogne broda net (ispirato a un romanzo di M. Gor′kij), tragica storia di un'infermiera che lavora su un treno-ospedale durante la guerra civile russa, girato per lo più in interni ...
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Ginzburg Vitalij Lazarevic
Ginzburg 〈gÝìnzburg〉 Vitalij Lazarevic [STF] (n. Mosca 1916) Prof. di fisica nell'univ. di Gor'kij (1945), poi direttore della sezione di fisica teorica e prof. di astrofisica [...] dell'Istituto di fisica Lebedev dell'Accademia delle scienze di Mosca (1968). ◆ [FSD] Hamiltoniana di G.-Landau: v. ferroelettricità: II 558 a ...
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TALLI, Virgilio
Silvio D'Amico
Attore e regista, nato a Firenze il 10 agosto 1857, morto a Milano il 24 febbraio 1928. Figlio d'un agiato negoziante di mobili, fece i primi studî nel Collegio Cicognini [...] generazione. E i "complessi" ch'egli guidò diedero vita a interpretazioni assai ammirate, come quelle dell'Albergo dei poveri di Gor′kij, Il gabbiano di Čechov, I transatlantici di A. Hermant, Un cappello di paglia di Firenze di Labiche, ecc., oltre ...
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