Bergmann, Gustav
Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1906 - Iowa City 1987). Fece parte del Circolo di Vienna. Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove ha insegnato filosofia della scienza [...] i tradizionali problemi filosofici con l’aiuto di un linguaggio ideale, B. si è impegnato nella elaborazione, sul piano gnoseologico, di un realismo critico. Tra i suoi scritti: Zur Axiomatik der Elementargeometrie (1929); Remarks on realism (1946 ...
Leggi Tutto
Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] più elevati del pensiero politico italiano. Nella speculazione filosofica, G. concentrò soprattutto la sua attenzione sul problema metafisico e gnoseologico del rapporto fra l'universale e l'individuale, fra Dio e l'uomo, fra lo spirito e la realtà ...
Leggi Tutto
Smith, Norman Kemp
Filosofo e storico scozzese della filosofia (Dundee 1872 - Edimburgo 1958). Laureatosi nel 1893 in «mental philosophy», fu assistente all’univ. di Glasgow; dal 1906, chiamato negli [...] nell’univ. di Edimburgo (1919-45). È considerato uno degli esponenti di spicco del neorealismo britannico. Sul piano gnoseologico, anche per la formazione datagli dalla psicologia scientifica, S. vede le qualità sensibili come ‘processi’ oggettivi e ...
Leggi Tutto
Teologo (n. Compiègne - m. 1120 circa), insegnò a Besançon e a Loches, ed ebbe tra i suoi alunni Abelardo. È considerato l'iniziatore della "schola nominalium" ovvero della "sententia vocum": egli, contro [...] gli universali sono delle pure elaborazioni mentali, anzi dei puri nomi (voces, flatus vocis) senza alcun valore gnoseologico. Da questa posizione deriverebbe il cosiddetto triteismo di R.: come sappiamo dalla polemica che contro di lui condusse ...
Leggi Tutto
idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] alla realtà per il tramite delle sue categorie, ma un'entità infinita che crea tutta la realtà. Dal piano gnoseologico (cioè ponendoci la domanda "come conosciamo?") ci si era ormai spostati al piano ontologico (per rispondere alla domanda "cosa ...
Leggi Tutto
verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] definizione o un criterio di verità. La ricerca di un criterio di v. è parte integrante del problema gnoseologico, cioè di quale tipo di evidenza (sensibile, intellettiva, induttiva, deduttiva) possa costituire la garanzia di un’autentica conoscenza ...
Leggi Tutto
Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] platonica delle idee ("Platone, vedo il cavallo ma non la cavallinità"): da ciò si è voluto dedurre un sensismo gnoseologico, ma in realtà si tratta di un nominalismo, nel senso che la conoscenza di ciascuna cosa individuale è ricondotta alla ...
Leggi Tutto
tempo, idea del
Anna Lisa Schino
Come l’uomo concepisce il trascorrere degli eventi
La nozione di tempo costituisce uno degli elementi costanti della riflessione filosofica e scientifica. Tale nozione [...] in ordine le nostre sensazioni
Nella filosofia moderna si passa, con Kant, da un’interpretazione psicologica a una gnoseologica, cioèa un’interpretazione del tempo come forma dellaconoscenza. Nella filosofia kantiana spazio e tempo non designano più ...
Leggi Tutto
realismo
realismo nell’ambito della matematica, concezione secondo la quale gli oggetti della matematica hanno una realtà propria, indipendente dal soggetto che li studia. Già per gli antichi greci i [...] matematici) in un mondo iperuranio soprannaturale, eterno e immutabile. Un’altra forma di realismo è invece il realismo gnoseologico, che si può far risalire al filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804), secondo cui gli oggetti matematici, quali ...
Leggi Tutto
intenzione
Dal lat. intentio «atto di tendere verso un oggetto», quindi l’atto dell’intelletto teso a comprendere l’oggetto o quello della volontà teso a ordinare l’azione a uno scopo; nelle traduzioni [...] della coscienza (cfr. Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologia, 1913).
Logica
Connesso con quello gnoseologico, ma non a esso riducibile, è l’uso del termine nella logica medievale. Nei testi di logica intentio interessa ...
Leggi Tutto
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...