immaterialismo
Termine con cui talora fu designata la teoria idealistica risolvente nell’esperienza conoscitiva ogni presupposto di realtà oggettiva e ‘materiale’. In partic., esso esprime bene l’aspetto [...] che tale soluzione idealistica del problema gnoseologico e metafisico assunse quando si giunse a sostenere il carattere soggettivo non più solo per le qualità sensibili, ma altresì per quel ‘sostrato materiale’, che si poteva pensare sussistente come ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] ) e di qui alla cultura italiana del Settecento e del primo Ottocento. R. Ardigò sviluppò minutamente il s., quale base della gnoseologia del positivismo e del materialismo, mentre l’empirismo più moderno (J.S. Mill, E. Mach, R. Avenarius) non è più ...
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Maresca, Mariano
Pedagogista e filosofo italiano (Piano di Sorrento 1884 - Pavia 1948). Insegnò pedagogia (1923-36) e filosofia teoretica (dal 1937) nell’univ. di Pavia. Critico sia del positivismo sia [...] critica del neokantismo, nella forma assunta nella speculazione di Masci (➔), suo maestro. Scritti principali: Il problema gnoseologico della pedagogia e il fine dell’educazione (1914); Le antinomie della educazione (1916); Idealismo e realismo ...
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Filosofo (Riga 1882 - Gottinga 1950). Insegnò nelle univ. di Marburgo, Colonia, Berlino, Gottinga. H. si ricollega alla fenomenologia husserliana e al neokantismo della scuola di Marburgo, che però sposta [...] sul piano di un intransigente realismo gnoseologico. Egli inoltre afferma la priorità del problema dell'essere sul problema del conoscere e la centralità della metafisica, la quale, a differenza della metafisica classica, deve limitarsi a conoscere l ...
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IMMATERIALISMO
Guido Calogero
. Nome con cui fu designata talora la dottrina idealistica risolvente nell'esperienza conoscitiva ogni presupposto di realtà oggettiva e "materiale". In particolare, esso [...] quadrava bene con l'aspetto che tale soluzione idealistica del problema gnoseologico e metafisico assunse quando, già riconosciuto il carattere soggettivo delle qualità sensibili, lo accertò egualmente anche per quel "sostrato materiale", che si ...
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sensazione
Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali dell’intera [...] ha con Protagora. Ma l’instabilità, che appare costitutiva della conoscenza sensibile, fa sì che essa sia pienamente svalutata dalla gnoseologia di Platone, tutta orientata verso l’ideale eleatico, per cui non c’è conoscenza vera se non dell’eterno e ...
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Filosofo inglese, seguace di Locke, nato a Plymouth intorno al 1638, morto intorno al 1694. La sua opera principale, dedicata a Locke (Essay upon reason and the nature of spirits, Londra 1694) svolge una [...] metafisica spiritualistica con fondamento gnoseologico. Secondo il B., ogni oggetto immediato del pensiero è un ens cogitationis, a cui perciò non si può attribuire un'esistenza indipendente dalla funzione conoscitiva. Tuttavia, essendo certo che lo ...
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INTUIZIONISMO
Guido Calogero
Termine filosofico, designante genericamente una dottrina nella quale abbia importanza prevalente, o almeno singolare, il motivo dell'intuizione. Vi sono, così, tante forme [...] di concezione del principio speculativo onde esso trae il nome (v. per ciò intuizione): per es. un intuizionismo gnoseologico, quando la dottrina della conoscenza faccia tutta perno sul concetto dell'intuizione considerata come immediata e primaria ...
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Jodl, Friedrich
Filosofo tedesco (Monaco 1849- Vienna 1914). Insegnò nelle univ. di Praga e di Vienna. Fu uno dei più notevoli rappresentanti del positivismo tedesco del 19° sec., del quale condivise [...] il monismo naturalistico-materialistico. Concepì la filosofia come un’enciclopedia delle scienze e dal punto di vista gnoseologico fu empirista e realista. Il problema fondamentale della sua riflessione è la ricostituzione della coscienza morale dopo ...
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Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] 'importanza primaria, nell'indagine filosofica, della psicologia descrittiva. Importanti i suoi contributi di tipo gnoseologico ed epistemologico (classificazione delle scienze, metodologia della psicologia, ecc.), sempre d'ispirazione brentaniana ...
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gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...