Giurista, nato a Torino il 18 gennaio 1870, morto ivi il 4 settembre 1947. Professore ordinario di diritto commerciale nella Facoltà di scienze economiche e commerciali dell'università di Torino.
Fedele [...] , invece, i suoi tentativi di chiarire più complesse questioni, come testimoniano gli scritti sui rapporti tra dottrina giuridicaromana e diritto civile moderno e sui nuovi orientamenti del diritto privato. Opere principali: L'ipoteca testamentaria ...
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Il Danubio, che è, in ordine di grandezza, il secondo fiume dell'Europa, nasce dalla Selva Nera e sbocca nel Mar Nero. È lungo 2900 km. ed emunge un'area di 816.947 kmq. A questo grande sviluppo non corrispondono [...] con le convenzioni della Rivoluzione francese del 1792 e del 1795 - che rimisero in vigore la dimenticata tradizione giuridicaromana - e poi era stata sancita internazionalmente dal Congresso di Vienna del 1815; per il Danubio, gli articoli relativi ...
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Nella terminologia giuridicaromana, abdicatio è la rinuncia volontaria ad una cosa. Chi rinuncia a un'eredità, chi vende sé stesso schiavo, chi esce dalla propria gens, compie una abdicatio. Così può [...] darsi una abdicatio dalla tutela, e forse anche ma la questione è controversa, dalla patria potestas (cfr. Rein, Privatrecht der Römer, Lipsia 1858, p. 488).
Ma più notevole importanza ha la parola e l'atto ...
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Giurista romano, vissuto nel sec. II a. C. Figlio, forse, del console omonimo del 178-6 a. C., fu pretore in un anno imprecisato (Pomp., Dig., I, 2, de origine iuris, 2, 39). Ebbe possedimenti in Albano, [...] Priverno, Tivoli. Fu uno dei fondatori della scienza giuridicaromana, cui contribuì con l'opera De iure civili libri tres (Pomp., loc. cit., dice septem, ma è evidente l'errore), redatta in forma di dialoghi col figlio Marco, in cui erano esposti ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] all’art. 6, n. 1 del Trattato, “ha lo stesso valore giuridico” di quest’ultimo. Sempre l’art. 6, al n. 2, dichiara l’elaborazione sistematica del d. fu principalmente un prodotto della cultura romana. E il d. formatosi a Roma, nel corso di 7- ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] del diritto: non può esistere coesistenza sociale senza ordinamento giuridico. E l’ordinamento non è tale se in esso la g. nel mondo greco-romano
- Nella speculazione greco-romana il concetto di g. è essenzialmente naturalistico, poiché se ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] , fonda una vera e propria sfera di libertà giuridica: la coscienza, il pensiero, la fede, inviolabili impero, trad. it., Milano 1907; C. Curcio, L'eredità romana nel pensiero politico italiano del Medioevo, in Rivista internazionale di filosofia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] gli fu ostile, impedendogli forse di trovare per tempo una sistemazione romana, e con il quale non ci fu mai un buon rapporto. Sacco. Nella stessa Pavia, fervido centro di studi giuridici, illustrato dalla presenza del grande maestro di greco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Calasso
Aurelio Cernigliaro
Come riconosce Carlos Petit in un recente e prezioso contributo, grande è il merito di Francesco Calasso che lottò sempre – divenuto professore – «per fornire di [...] di studi sull’alto Medioevo, Spoleto (22-28 aprile 1965), Spoleto 1966, pp. 47-53.
Gli allievi romani in memoria di Francesco Calasso. Scritti giuridici raccolti a cura del Gruppo studentesco europeo, Roma 1967 (in partic. M. Bellomo, Una vita per il ...
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GIANNINI, Massimo Severo
Sabino Cassese
Nacque a Roma l’8 marzo 1915, primogenito di Amedeo (1886-1960), professore per incarico di diritto della navigazione, ambasciatore, consigliere di Stato e scrittore [...] di diritto amministrativo, a sua volta allievo di Santi Romano (presidente del Consiglio di Stato e incaricato nella facoltà giuridicaromana).
Negli anni universitari ebbe simpatie per il fascismo e nel 1936 scrisse per I Littoriali un articolo nel ...
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status
s. m., lat. – Termine corrispondente all’ital. stato2 «condizione, posizione», usato, oltre che in espressioni latine storiche (per es., status civitatis, la condizione di possedere la piena cittadinanza romana), anche in contesti ital.,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...