. Famiglia di artisti bolognesi. Agostino, pittore, scultore e incisore, nacque a Bologna nel 1557, morì a Parma nel 1602. Fratello maggiore di Annibale, fu posto da giovinetto nella bottega di un orafo, [...] di Andrea del Sarto; passò a Parma e vi ammirò i lavori del Correggio e del Parmigianino, a Mantova gli affreschi di GiulioRomano e del Primaticcio, a Venezia le opere dei grandi di quella scuola, e da tutti trasse ricordi e studî. Tornato a Bologna ...
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È uno dei monumenti di Roma di più complessa e agitata storia dall'epoca romana sino ad oggi.
Adriano lo costruì come mausoleo che doveva racchiudere le sue ceneri, e ne suggerì probabilmente le forme [...] 1527, ingrandì l'appartamento papale che fu decorato da GiulioRomano; e pose le due statue di S. Pietro V. tavv. CXIX-CXXIV.
Bibl.: H. Jordan-Ch. Hülsen, Topogr. d. Stadt Rom, I, iii, Berlino 1907, pag. 663 segg.; M. Borgatti, Il Mausoleo di Adriano ...
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Da motivi risalenti a concezioni in parte assai antiche, da cui dipendono la rappresentazione dell'anima ψυχή, psyche) come figura alata e la personificazione dell'amore in figura di fanciullo, pure alato, [...] ricordare Raffaello per i celebri affreschi della Farnesina, e Pierin del Vaga per quelli di Castel Sant'Angelo, in Roma; GiulioRomano per quelli del Palazzo del Te in Mantova e poi il Correggio, il Caravaggio, il Salviati, lo Zuccheri. Del Canova ...
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Pittore tedesco, incisore, disegnatore d'incisioni in legno e di decorazioni su vetro. Nacque intorno al 1480 a Weyersheim presso Strasburgo; morì nel 1545. È incerto se i primordî del suo sviluppo artistico [...] il 1520 si manifestano nell'arte del B. i primi sintomi di un manierismo plastico quale si osserva, ad esempio, inItalia in GiulioRomano: nel quadro della Strega e nella pala con S. Giovanni - tutte e due del 1523 e in Francoforte - il colore cede ...
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PIERIN (o Perin) del Vaga
Mario Labò,
Pietro Bonaccorsi, detto Pierin del Vaga, nacque a Firenze il 29 giugno 1500 (o 1501) e morì a Roma il 12 ottobre 1547. Allievo a Firenze dapprima di un Andrea [...] a Roma, si esercitò, come si usava, a disegnare "anticaglie", e a copiare da Michelangelo e da Raffaello. Finché, conosciuti GiulioRomano e Gio. Francesco Penni (del quale poi sposò la sorella Caterina), fu da loro introdotto al lavoro delle Logge ...
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FRASCATI (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Saverio KAMBO
Cittadina del Lazio, situata sulle pendici settentrionali dei Colli Albani, a 21 chilometri a SE. di Roma, a 322 m. s. m. La località, sorta [...] e rinnovato completamente nel sec. XVII, con un dipinto di S. Conca; la chiesa dei Cappuccini (sec. XVI) con pitture di GiulioRomano, Paolo Brill, del Pomarancio, di P. L. Ghezzi; il seminario, presso la chiesa del Gesù, è della medesima epoca, anch ...
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Storico dell'arte, nato a Torino il 14 dicembre 1924, morto a Roma il 18 novembre 1989. Laureatosi in filosofia a Torino nel 1947, studiò poi storia dell'arte con A.M. Brizio, specializzandosi (1953) a [...] .
bibliografia
R. Pacciani, Per ricordare Eugenio Battisti (14 dic. 1924-18 nov. 1989), in GiulioRomano, Atti del convegno internazionale di studi su GiulioRomano e l'espansione europea del Rinascimento: Mantova, 1-5 ottobre 1989, Mantova 1989, pp ...
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MASSIMO
Giuseppe MARCHETTI LONGHI
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. Famiglia romana. Le origini favolose dai Fabî Massimi di Roma antica, espresse nel motto allusivo a Fabio Massimo vincitore di Annibale Cutnctando restituit, [...] detto di Pirro, dalla statua così denominata che ora si trova in Campidoglio, e lo fece decorare di pitture da GiulioRomano. Da Luca, altro fratello di Pietro, nacquero, tra altri: Porzia, sposa di un Salviati, presto vedova, devota di S. Filippo ...
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Il primo, figlio dell'orafo Paride di Pandaro, nacque a Perugia verso il 1480. Fu seguace, collaboratore ed amico di Raffaello, e suo procuratore in Perugia nel 1511. Colorì per lui l'Eterno Padre nella [...] della Pieve del 1521 sono ispirate da Raffaello. Nella grande pala della Galleria di Perugia, datata 1524, si accosta a GiulioRomano e a fra Bartolomeo; per la sonorità del colore e la larghezza del disegno è ritenuta il suo capolavoro. Nel 1527 ...
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Pittore, nato a Vienna nel 1530, morto ivi il 26 agosto 1572. Fu imitatore di Paolo Veronese, col quale avrebbe collaborato nel 1556 al soffitto di S. Sebastiano a Venezia. Dal 1557 al 1562 eseguì le decorazioni [...] volute, stemmi, pesanti figure, in colori freddi e trasparenti: l'enfasi, il gigantismo, le predilezioni architettoniche alla GiulioRomano si ritrovano nelle scene maggiori, ma in esse un'ariositb più ape1ta dà luogo a un piacevole cromatismo.
Le ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...