SYRIA et PALAESTINA
G. C. Susini
Provincia romana. - Con questo nome complessivo si designarono talvolta le due circoscrizioni di questo nome - in realtà autonome - poiché spesso particolarmente nel [...] dalla diaspora - una nota del tutto nuova, ricca di imprevedibili sviluppi, coincidente con la diffusione del giudeo-cristianesimo, e con la penetrazione in occidente dell'elemento semitico, validamente sostenuta del pari dalla propagazione dei culti ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Interessi più vivi e più concreti si trovano nella cultura giudeo-ellenizzante che, iniziatasi in età alessandrina con la prima e Cloe.
Le voci più vive di questo periodo sono nel cristianesimo: gli scritti del Nuovo Testamento nel 1° sec.; nel 2° ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] considerare inoltre che fin dall'origine la diffusione del cristianesimo fu subito ampia e in stretta connessione con l . quella di Cafarnao) possono aver ospitato l'assemblea dei giudeo-cristiani e aver quindi avuto la destinazione d'uso basilicale. ...
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CHIESA
G. Arnaldi
Quando Gesù (Mt. 16, 18) disse a Simone figlio di Giona: "Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam", dichiarò solennemente [...] , ecco tutto. Ma, trasportato fra i popoli amici dell'arte, il cristianesimo è diventato una religione così artistica quanto poco lo sarebbe stato se fosse rimasto fra le mani dei giudeo-cristiani".Dopo che i cristiani, in seguito all'editto del 313 ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] di diffusione omogenea e relativamente precoce del Cristianesimo e della conseguente cristianizzazione; si demitizzò 'Occidente nelle due sezioni dell'antico (le culture greco-romana e giudeo-cristiana) e del moderno (dal 1492 in poi, che coincide ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] un lato la libertà di culto portava a un'espansione del cristianesimo e delle sue fondazioni, per contro non tacevano i contrasti loro contenuto permette forse di collegarli all'ambiente giudeo-cristiano alessandrino e la datazione più accreditata ...
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giudeocristiano
s. m. (f. -a) e agg. [comp. di giudeo e cristiano]. – Nel cristianesimo primitivo, chi intendeva conservare le pratiche prescritte dalla legge mosaica; come agg., dei giudeocristiani, del giudeocristianesimo: la sopravvivenza...
giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, nel cristianesimo primitivo, pur non essendo...