SPANZOTTI, Giovanni Martino detto Giovanni Martino de Campanigo
Edoardo Villata
– Nacque nel sesto decennio del XV secolo verosimilmente a Varese, dove il padre, Pietro, è documentato come pittore nel [...] Bologna, a cura di F. Abbate - F. Sricchia Santoro, Catanzaro 1995, pp. 117-120; Id., Un cuore semplice: Spanzotti a Ivrea. GiovanniTestori e Martino Spanzotti, in FMR, XV (1996a), 116, pp. 102-107; Id., scheda n. 23 in Il tesoro della città. Opere ...
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MELATO, Mariangela Caterina
Michele Sancisi
– Nacque a Milano il 19 settembre 1941, da Adolfo e da Lina Fabbrica.
Una famiglia di ringhiera
La Milano operosa e tenace che seppe resistere ai bombardamenti [...] decisivo: Luchino Visconti le fece un provino per una parte nell'allestimento de La monaca di Monza di GiovanniTestori, che doveva dirigere per la compagnia Brignone-Fortunato-Fantoni-Ronconi. In questa occasione, quando il regista le chiese ...
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MAZZUCCHELLI, Pier Francesco detto il Morazzone
Alessandro Serafini
– Figlio di Cesare di Mazuchi del Tachino e di Ermelina da Fagnano, nacque a Morazzone, presso Varese, il 29 luglio 1573 (Stoppa, pp. 19, [...] Buona Morte in S. Gaudenzio a Novara. È l’ultimo grande ciclo decorativo del M., ritenuto da GiovanniTestori «uno dei raggiungimenti più sconcertanti, inauditi e propulsori» (1959).
Gli affreschi, che ricoprono interamente la cappella, sviluppano ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] (D’Achille 2006): per la varietà milanese valgono come esempi significativi Dino Buzzati con Un caso clinico (1953), ma soprattutto GiovanniTestori con L’Arialda (1960) e La Maria Brasca (1960); per la varietà romana va ricordato Diego Fabbri con La ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] e Eduardo De Filippo), oppure a uno sperimentalismo variamente orientato in senso espressionistico (dai milanesi Dario Fo e GiovanniTestori alla siciliana Emma Dante).
Tra dialetto proprio e altrui, con intento parodico o mimetico, per ricerca di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del Settecento una coerente visione realistica e un’accentuazione [...] morali e quelle fisiche, con una lucidità e un rigore che anticipano quelli illuministi francesi. E GiovanniTestori (1967), che al Ghislandi ha dedicato numerosi studi, puntualizza come con efficacia personalissima: “[…] sciarpe, nastri e ...
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VALENTINI, Giovan Battista (Nanni)
Paolo Campiglio
Ceramista, scultore e pittore, fu uno dei principali esponenti della scultura europea del dopoguerra, benché l’estremo riserbo della sua persona abbia [...] la medaglia d’oro alla XII Triennale di Milano (1960). Nel 1961, dopo aver traslocato in via Veronesi (dove abitava GiovanniTestori), vinse di nuovo il primo premio al XIX Concorso di Faenza; con Diatò visitò gli ateliers della città di Vallauris, e ...
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Bolognini, Mauro
Enzo Siciliano
Regista cinematografico e teatrale, nato a Pistoia il 22 giugno 1922 e morto a Roma il 14 maggio 2001. Nella sua attività si mantenne spesso fedele, quanto a fonti di [...] sociali. Non a caso si è valso spesso di sceneggiatori che fossero anche narratori, come Pier Paolo Pasolini, GiovanniTestori, lo stesso Pratolini. La sua è una testimonianza rilevante del miglior cinema italiano tra gli anni Cinquanta e Sessanta ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] nei campetti dell'estrema periferia romana. Il mondo del sottoproletariato della periferia industriale di Milano dei racconti di GiovanniTestori è animato dalla presenza di umili dilettanti locali, il pugile Cornelio o il ciclista di Roserio (Il dio ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] aspro del «più instancabile sperimentatore della letteratura italiana»109, come l’ha definito Raboni, cioè GiovanniTestori. Non tanto il Testori già violentemente corporale degli anni Cinquanta e Sessanta, che sia nei romanzi sia nei testi teatrali ...
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nàpoli s. m. e f. [dal nome della città di Napoli]. – 1. s. m., region., spreg. Designazione e appellativo ingiurioso, usato, specialmente in passato, per designare i napoletani o, più generalm., un meridionale immigrato nel Nord d’Italia: gente...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...